Si trasferiscono ai soci i beni appartenenti alla società cancellata d’ufficio dal r.i.

La Redazione
02 Settembre 2025

Il Tribunale di Milano ribadisce l'orientamento secondo cui a seguito della cancellazione di una società dal registro delle imprese - che ne determina con efficacia costitutiva l'estinzione - si verifica di regola un fenomeno assimilabile alla successione dei soci nei rapporti giuridici attivi della società estinta, con conseguente trasferimento ai soci superstiti della titolarità dei diritti e dei beni residui appartenuti all'ente.

La cancellazione d'ufficio dal Registro delle Imprese, ai sensi dell'art. 2490 comma 6 c.c., della società in liquidazione, in ragione del mancato deposito per tre anni consecutivi del bilancio, ne determina irreversibilmente l'estinzione per effetto della previsione dell'art. 2495 comma 2 c.c., a prescindere dalla persistenza nel suo patrimonio di rapporti giuridici patrimoniali destinati a pervenire nella titolarità dei soci superstiti per effetto di un fenomeno analogo alla successione universale.

Con l'estinzione della società conseguente alla sua cancellazione dal registro delle imprese, viene a determinarsi un fenomeno di tipo successorio, in forza del quale la contitolarità dei beni appartenuti all'ente si trasferisce ai soci.

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