Pubblico impiego privatizzato e trattamento economico più favorevole a seguito di un erroneo inquadramento del dipendente
12 Settembre 2025
In termini generali, nei rapporti di pubblico impiego privatizzato il trattamento economico del lavoratore dipende dalla combinazione delle regole della contrattazione collettiva con quelle sull'inquadramento del personale. La P.A. non può riconoscere trattamenti e inquadramenti non previsti dalla stessa contrattazione collettiva o dalla legge, nemmeno se di miglior favore, sicché non è configurabile un diritto del dipendente a continuare a percepire somme erogate in contrasto con tali previsioni. Pertanto, ribadito l'obbligo per le PP.AA. di applicare la contrattazione collettiva del comparto di appartenenza, nel caso di specie deve ritenersi non applicabile l'art. 2126 c.c., in quanto quest'ultima previsione è riferita all'ipotesi di prestazione lavorativa resa sulla base di un contratto nullo e non anche al caso in cui il vizio non attenga al rapporto lavorativo in sé ma alla sua irregolare regolamentazione tramite un atto dispositivo viziato adottato dall'Amministrazione-datrice di lavoro (i.e. erroneo inquadramento), con correlato trattamento economico diverso da quello previsto in sede negoziale. (Cfr.: Cass. sez. lav., 16 luglio 2025, n. 19609; Cass., sez. lav., 27 marzo 2025, n. 8134; Cass., sez. lav., 11 giugno 2024, n. 16150. |