Concordato preventivo: divieto di azioni esecutive

La Redazione
20 Gennaio 2014

Il divieto posto dall'art. 168 l. fall. che impedisce al creditore anteriore all'apertura della procedura di Concordato preventivo di intraprendere azioni esecutive nei confronti dell'impresa in concordato si estende, per i medesimi creditori anteriori, anche alla fase di esecuzione del concordato preventivo, posto che l'art. 184 l. fall. vincola il loro soddisfacimento alla proposta concordataria omologata.

Il divieto posto dall'art. 168 l. fall. che impedisce al creditore anteriore all'apertura della procedura di Concordato preventivo di intraprendere azioni esecutive nei confronti dell'impresa in concordato si estende, per i medesimi creditori anteriori, anche alla fase di esecuzione del concordato preventivo, posto che l'art. 184 l. fall. vincola il loro soddisfacimento alla proposta concordataria omologata.

In materia di concordato preventivo vige il divieto legislativo di intraprendere azioni esecutive nei confronti dell'impresa in concordato e nell'ipotesi di ammissione della stessa alla procedura concordataria nel corso della procedura espropriativa non è richiesta dalla legge una formale opposizione da parte dell'imprenditore – debitore essendo sufficiente un'istanza esecutiva al giudice dell'esecuzione per ottenere la sospensione o la chiusura della procedura e, dovendo il giudice dell'esecuzione provvedere ex art. 168 l. fall. sulla scorta della semplice allegazione dell'avvio della procedura concorsuale.

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