Interesse ad opporsi all’omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti
31 Gennaio 2014
L'opposizione all'omologazione dell'accordo di ristrutturazione ex art. 182-bis l. fall. non è un vero e proprio mezzo di impugnazione, in quanto gli effetti contrattuali prodotti tra i contraenti sono del tutto indipendenti dal provvedimento di omologa. L'interesse ad opporsi alla omologa dell'accordo di ristrutturazione deve, pertanto, essere valutato esclusivamente con riferimento all'interesse concreto a non subire gli effetti che all'omologa conseguono, costituiti dalle esenzione degli atti esecutivi dell'accordo dalla revocatoria fallimentare e dai reati di bancarotta (art. 67, comma 2, lett. e) e 217-bis, l. fall.) (Nella specie, chiarito che l'interesse ad opporsi all'omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti può quindi essere esteso sino a ricomprendere coloro che sarebbero danneggiati dalla produzione degli effetti dell'accordo omologato - essenzialmente stabilità dei pagamenti e degli atti compiuti in forza dell'accordo medesimo -, ma non può riguardare soggetti che vantano meri auspici, come l'aver interesse a che non si verifichi la decadenza della concessione demaniale in forza della quale la società detiene, amministra e compie atti dispositivi delle unità immobiliari e posti barca, il Tribunale ha omologato l'accordo di ristrutturazione dei debiti, ex art. 182-bis l.fall.). |