Azione revocatoria: presupposti ed esenzioni

La Redazione
15 Gennaio 2014

L'elemento soggettivo della scientia decoctionis, necessario, insieme all'eventus damni per l'esperimento dell'azione revocatoria fallimentare ex art. 67 l. fall., consiste nella consapevolezza dell'accipiens circa la situazione di oggettiva incapacità del debitore all'adempimento delle proprie obbligazioni.

L'elemento soggettivo della scientia decoctionis, necessario, insieme all'eventus damni per l'esperimento dell'azione revocatoria falllimentare ex art. 67 l. fall., consiste nella consapevolezza dell'accipiens circa la situazione di oggettiva incapacità del debitore all'adempimento delle proprie obbligazioni.
Tale conoscenza deve essere effettiva e deve essere provata in via diretta ovvero indiretta in presenza di indizi gravi, precisi e concordanti secondo quanto disposto dall'art. 2729 c.c.

Ai fini della preclusione dell'azione revocatoria l'espressione, “pagamenti di beni e servizi effettuati nell'esercizio dell'attività d'impresa nei termini d'uso” contenuta nell'art. 67, comma 3, lett. a), l. fall., comprende le modalità e i termini adottati dalle parti già prima e vigenti al momento dell'insorgenza del vincolo contrattuale o, in mancanza, dalla prassi del settore.
Al contrario, non rientrano nella definizione di “termini d'uso” quelle modalità introdotte al solo fine di arginare esigenze momentanee.

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