Restituzione al curatore delle somme pagate dopo la dichiarazione di fallimento in forza di ordinanza di assegnazione del credito ex art. 553 c.p.c.
20 Gennaio 2014
L'ordinanza emessa a sensi dell'art. 553 c.p.c. con cui il giudice del processo esecutivo assegni al creditore procedente il credito che il debitore esecutato, già fallito, ha nei confronti del debitor debitoris, il quale esegue il pagamento nei confronti del creditore che ha attivato il giudizio esecutivo, è inopponibile all'ufficio fallimentare in quanto atto reso inter alios. Ne consegue che nella prospettiva della curatela dell'esecutato fallito il credito non è trasferito al creditore procedente e, quindi, il successivo pagamento eseguito dal debitore assegnato, essendo privo di relazione con il provvedimento giudiziale, non è né un atto solutorio riferibile all'imprenditore fallito, né un atto solutorio eseguito a suo favore, con la conseguenza che non può essere oggetto dell'azione di inefficacia ex art. 44 l.fall. Il curatore continuando ad essere titolare del credito nei confronti del debitore assegnato può agire nei suoi confronti per realizzare la relativa pretesa economica.
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