Fallimento: il compenso del curatore è un costo ineliminabile della procedura
10 Ottobre 2014
Il compenso spettante al curatore è da qualificarsi come un costo necessario ed ineliminabile della procedura e non come mero debito della massa. Tale qualificazione spiega il suo trattamento: infatti la legge fallimentare impone che il compenso del curatore, al pari delle spese di giustizia, sia pagato subito dopo il rendiconto e prima del riparto finale sulla base della sola liquidazione operata dal Tribunale. La somma realizzata dalla liquidazione dell'attivo è innanzitutto destinata a rimborsare le spese anticipate dall'Erario necessario per la procedura stessa, come esplicitato dall'art. 146 d.P.R. n. 115/2002.
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