Codice Penale art. 33 - Condanna per delitto colposo.Condanna per delitto colposo. [I]. Le disposizioni dell'articolo 29 e del secondo capoverso dell'articolo 32 non si applicano nel caso di condanna per delitto colposo [43] (1). [II]. Le disposizioni dell'articolo 31 non si applicano nel caso di condanna per delitto colposo, se la pena inflitta è inferiore a tre anni di reclusione, o se è inflitta soltanto una pena pecuniaria. (1) Comma così sostituito dall'art. 121 l. 24 novembre 1981, n. 689. Il testo originario recitava: «Le disposizioni dell'art. 29 e del secondo capoverso dell'articolo precedente non si applicano nel caso di condanna per delitto colposo». InquadramentoLa norma in esame esclude o limita l'operatività di alcune pene accessorie nei casi in cui la condanna abbia ad oggetto un delitto colposo. La differente disciplina riservata ai delitti colposi rispetto a quelli dolosi trova il proprio fondamento nella diversa gravità che assume il fatto nei due casi (Cass. VI, n. 4145/1974, che ha dichiarato manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale, per violazione dell'art. 3 Cost., degli artt. 31 e 33). ContenutoIl comma 1 dell'art. 33 esclude l'applicazione delle pene accessorie dell'interdizione dai pubblici uffici (art. 29), dell'interdizione legale e della sospensione dall'esercizio della responsabilità genitoriale (art. 32, comma 3) in caso di condanna per delitto colposo, sul presupposto che trattasi di pene troppo gravi per essere applicate quando l'imputazione soggettiva del delitto si fonda su negligenza, imprudenza, imperizia o inosservanza di leggi (Larizza, 104). Il capoverso dell'art. 33, invece, esclude la possibilità di disporre l'interdizione dai pubblici uffici e l'interdizione da una professione, arte, industria o dal commercio o mestiere (art. 31) per un delitto colposo, quando la pena inflitta è inferiore a tre anni di reclusione oppure è stata inflitta soltanto una pena pecuniaria, sul presupposto che la gravità concreta del fatto, espressa dal tipo ed entità di pena inflitta, giustifica l'applicazione della sanzione accessoria anche in mancanza di una imputazione dolosa del fatto. Le regole appena illustrate valgono anche in caso di condanna per delitto commesso per eccesso colposo di legittima difesa, trattandosi di reato a tutti gli effetti colposo (Cass. I, n. 1946/1981). La norma in esame non si applica alle contravvenzioni, dato l'espresso riferimento ai “delitti” e alla pena della “reclusione” (peraltro con un limite così elevato da non poter essere integrato da una contravvenzione). I rapporti con le pene accessorie introdotto dalla l. 22 novembre 1981, n. 689. In dottrina si è posto il problema dei rapporti fra la norma in commento e le pene accessorie introdotte dalla novella del 1981. Se è pacifica l'inoperatività dell'art. 33 c.p. con riferimento all'incapacità di concludere contratti con la pubblica amministrazione (art. 32-quater ), secondo alcuni autori la norma in esame si applicherebbe anche all'interdizione temporanea dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese (art. 32-bis), in quanto l'omesso richiamo a tale sanzione sarebbe frutto di un difetto di coordinamento da parte del legislatore del 1981. Altra dottrina, invece, esclude che vi sia un difetto di coordinamento perché la norma in esame, ritoccata dal legislatore del 1981, indica espressamente le pene accessorie alle quali si riferisce (Pisa, 128). Si tratterebbe, dunque, di una precisa scelta del legislatore, tale da precludere qualsiasi integrazione della disciplina in via analogica. La medesima dottrina, comunque, non ha mancato di sottolineare come, anche in considerazione dell'affinità di presupposti e contenuti con la pena accessoria di cui agli artt. 30 e 31, possono prospettarsi dei sospetti di illegittimità costituzionale dell'art. 33, comma 2, rispetto al principio di eguaglianza, laddove il legislatore non ne ha esteso la portata alla pena interdittiva di cui all'art. 32-bis (Pisa, 128). BibliografiaPisa, Le pene accessorie. Problemi e prospettive, Milano, 1984; Larizza, Le pene accessorie, Padova, 1986. |