Codice Penale art. 126 - Estinzione del diritto di querela.

Pierluigi Di Stefano

Estinzione del diritto di querela.

[I]. Il diritto di querela si estingue con la morte della persona offesa [543, 597 3].

[II]. Se la querela è stata già proposta, la morte della persona offesa non estingue il reato.

Inquadramento

Il contenuto di tale disposizione è conseguente a quanto stabilito da quelle precedenti:

la persona offesa è il titolare di un diritto personale che viene meno con la sua morte; si tratta di un diritto non trasmissibile agli eredi come risulta sia sul piano testuale, in quanto la norma parla espressamente di “estinzione” che sul piano delle regole generali. Difatti, non essendo certamente un diritto patrimoniale, non è trasmissibile in assenza di una disposizione espressa.

Inoltre, essendo la querela una condizione di procedibilità, una volta che questa si sia realizzata, la morte della persona offesa non comporta estinzione del reato. Si veda, poi, la disposizione di cui all'art. 156 in tema di remissione della querela dopo la morte del querelante che in origine precludeva la remissione ma che è poi mutata a seguito di un intervento della Corte Costituzionale.

Per alcuni casi particolari vi è, invece, una disposizione espressa che prevede la trasmissibilità del diritto ad altri soggetti. Si tratta della norma di cui all'art. 597, comma 3, applicabile al reato di diffamazione e, soprattutto, ai reati di violenza sessuale in base al richiamo fatto dall'articolo 609-septies, comma 2; in tali ipotesi, in caso di morte prima della decorrenza del termine per proporre querela, questa può essere presentata dai prossimi congiunti (quindi non agli eredi). La ragione della differenza di disciplina è, per la ingiuria e la diffamazione, il tradizionale rilievo dato per questi reati alla iniziativa della parte, mentre, per la violenza sessuale, si tratta di una ulteriore espressione della peculiarità di questi reati in cui la punibilità a querela è fondata su esigenze di tutela della vittima e non sulla minore gravità del fatto.

Rappresentanti del querelante

Il diritto di querela spetta sempre e solo alla persona offesa ancorché la stessa agisca per il tramite di altri soggetti. Ciò comporta che la morte della persona offesa preclude la proposizione della querela da parte del curatore speciale nominato ai sensi dell'art. 121 (Cass. n. 32783/2007; Cass. n. 40378/2003).

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