Codice Penale art. 688 - Ubriachezza.Ubriachezza. [I]. Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, è colto in stato di manifesta ubriachezza [689-691] è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 51 euro a 309 euro [234] (1). [II]. La pena è dell'arresto da tre a sei mesi se il fatto è commesso da chi ha già riportato una condanna per delitto non colposo contro la vita o la incolumità individuale [575-584] (2). [III]. La pena è aumentata [64] se la ubriachezza è abituale [94 2, 221, 234 2]. (1) L'attuale sanzione amministrativa è stata sostituita alla pena dell'arresto fino a sei mesi o dell'ammenda da 10 euro a 206 euro dall'art. 54 d.lg. 30 dicembre 1999, n. 507. Per l'individuazione dell'autorità competente all'applicazione di detta sanzione v. art. 19-bis disp. att. (2) La Corte cost., con sentenza 17 luglio 2002, n. 354, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del presente comma. InquadramentoLa fattispecie di ubriachezza prevista dall'art. 688 comma 1, è stato depenalizzato per effetto dell'art. 54 d.lgs. 30 dicembre 1999 n. 507 ed attualmente punito con sanzione amministrativa. Rimaneva sottoposto a sanzione penale il fatto previsto nell'art. 688 comma 2, cioè l'ubriachezza in luogo pubblico o aperto al pubblico commessa da una persona che ha già riportato una condanna per delitto non colposo contro la vita o l'incolumità individuale, comma del quale la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale (Corte cost. n. 354/2002). La giurisprudenza ha, infine, chiarito che la depenalizzazione del reato nell'ipotesi di cui al comma 1 opera anche quando ricorra l'abitualità di cui al comma 3 dello stesso art. 688, in quanto l'aumento di pena previsto da quest'ultimo, riferibile ad entrambe le fattispecie previste dai primi due commi, non vale a fare mutare la natura di illecito amministrativo alla fattispecie depenalizzata (Cass. I, n. 30320/2002). BibliografiaV. sub art. 686. |