Codice Civile art. 608 - Ritiro di testamento segreto od olografo.

Mauro Di Marzio

Ritiro di testamento segreto od olografo.

[I]. Il testamento segreto [604, 605] e il testamento olografo [602] che è stato depositato [620] possono dal testatore essere ritirati in ogni tempo dalle mani del notaio presso il quale si trovano [685].

[II]. A cura del notaio si redige verbale della restituzione; il verbale è sottoscritto dal testatore, da due testimoni e dal notaio; se il testatore non può sottoscrivere, se ne fa menzione.

[III]. Quando il testamento è depositato in un pubblico archivio, il verbale è redatto dall'archivista e sottoscritto dal testatore, dai testimoni e dall'archivista medesimo [610 2, 614, 617 2].

[IV]. Della restituzione del testamento si prende nota in margine o in calce all'atto di consegna o di deposito.

Inquadramento

Marginale il rilievo della disposizione, riferita all'ipotesi che il testatore, dopo aver depositato il testamento olografo o segreto presso il notaio, decida poi di ritirarlo. Essa stabilisce che il testamento segreto è il testamento olografo, quando questo è stato depositato, possono essere ritirati dal testatore in qualsiasi momento, dietro redazione di un apposito verbale di ripetizione. La norma va letta in riferimento alle disposizioni dettate per il testamento olografo e per quello segreto.

Nella norma in commento la legge accomuna il ritiro del testamento olografo e segreto, pur trattandosi di atti profondamente diversi (v. Azzariti, Martinez e Azzariti, 1973, 423 e 441, Branca, 1986, 131).

La natura giuridica dell'atto di ritiro del testamento segreto è, secondo la prevalente opinione, quella di mero atto giuridico — da avvicinarsi alla distruzione del testamento olografo —, in quanto ciò che in esso rileva è solo la volontà del comportamento, non anche l'intento negoziale di revocare il testamento (Giampiccolo, 1954, 364 ss.).

Si è posto, poi, il quesito se il ritiro possa essere effettuato solo dal testatore o anche da altra persona e si è distinto tra il ritiro del testamento segreto e del testamento olografo. Il ritiro del testamento segreto è atto sostanzialmente mortis causa e, come tale, è indubbiamente personale, sì da non poter essere compiuto se non dal testatore. Per quanto riguarda il ritiro del testamento olografo, secondo l'opinione preferibile, certamente può procedere al ritiro il testatore, anche se non ebbe lui a depositare il testamento, e ciò in base alla chiara lettera dell'art. 608. Oltre al testatore può ritirare il testamento olografo un suo procuratore speciale munito di procura rilasciata per atto pubblico (contra Caramazza, 1982, 168).

Quanto al caso che l'olografo sia stato depositato da un terzo, secondo alcuni, solo il medesimo potrebbe effettuare il ritiro (Branca, 1986, 131). Secondo altri il ritiro sarebbe consentito non solo al testatore, ma a «chiunque sia stata la persona che, trovandosi in possesso del testamento, l'avesse depositato e poi volesse ritirarlo» (Azzariti-Martinez-Azzariti, 1973, 423).

Quanto alla forma del verbale di ritiro, come dispone l'art. 608, l'atto va rogato in presenza di due testimoni e deve recare l'ora della sottoscrizione, ex art. 51, comma 2, n. 11, l. n. 89/1913.

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