Codice Civile art. 778 - Mandato a donare.Mandato a donare. [I]. È nullo [1418 ss.] il mandato con cui si attribuisce ad altri la facoltà di designare la persona del donatario o di determinare l'oggetto della donazione [631]. [II]. È peraltro valida la donazione a favore di persona che un terzo sceglierà tra più persone designate dal donante o appartenenti a determinate categorie, o a favore di una persona giuridica tra quelle indicate dal donante stesso [631 2]. [III]. È del pari valida la donazione che ha per oggetto una cosa che un terzo determinerà tra più cose indicate dal donante o entro i limiti di valore dal donante stesso stabiliti. InquadramentoLa norma sancisce la nullità del mandato a donare, qualora al mandatario venga attribuita la facoltà di designare la persona del donatario o di determinare l'oggetto della donazione, individuando, tuttavia, anche delle eccezioni alla predetta regola. La nullità del mandato a donareLa previsione della nullità del mandato a donare, nel caso in cui si attribuisca al mandatario la facoltà di designare la persona del donatario o di determinare l'oggetto della donazione, trova la sua ratio nella natura strettamente personale della donazione, che postula quale elemento costitutivo lo spirito di liberalità nel compimento dell'atto dispositivo, che può essere proprio solo del donante e che dipende anche dalla persona del donatario e dall'oggetto del bene da donare. La nullità del mandato a donare, prevista dall'art. 778, si estende, poi, anche all'atto di donazione che sia stato stipulato in esecuzione del mandato espressamente sanzionato con la nullità del legislatore. È, pertanto, responsabile della contravvenzione di cui all'art. 28, n. 1 l. n. 89/1913, il notaio che roghi un atto di donazione, in cui il donante sia rappresentato dal suo procuratore in forza di procura, ricevuta dallo stesso notaio senza la presenza di testimoni, priva della designazione del donatario e della specifica indicazione dei beni oggetto della donazione (Cass. n. 12991/2012). La norma in questione, secondo la giurisprudenza di legittimità, non essendo richiamata dall'art. 809, non si applica alle donazioni indirette. Ne consegue l'inapplicabilità dell'art. 778 al mandato a stipulare un negotium mixtum cum donatione (Cass. n. 13684/2014). Le eccezioniAnche in presenza di un mandato a donare, la donazione è valida quando al mandatario viene rimessa la scelta del donatario tra una cerchia di persone designate dal donante o appartenenti a determinate categorie, o a favore di una persona giuridica tra quelle indicate dal donante stesso. In tal caso, infatti, si ritiene che il donante, attraverso la previa designazione della cerchia di soggetti in cui il donatario dovrà essere individuato, attui direttamente la scelta dell'ambito soggettivo della donazione. Per le stesse ragioni è valida la donazione che ha per oggetto una cosa che un terzo determinerà tra più cose indicate dal donante o entro i limiti di valore dal donante stesso stabiliti. Anche in questo caso, infatti, la previa cernita da parte del donante consente di mantenere la natura personale dell'atto donativo (Azzariti, 874). Nei casi in cui è consentito, il mandato a donare deve rivestire la stessa forma dell'atto da compiere e, quindi, quella dell'atto pubblico (Cass. n. 2637/1959). BibliografiaAzzariti, Le successioni e le donazioni, Napoli, 1990, 853 ss.; Capozzi, Successioni e donazioni, Milano, 2015, 1505 ss. |