Codice Civile art. 944 - Avulsione.

Alberto Celeste

Avulsione.

[I]. Se un fiume o torrente stacca per forza istantanea una parte considerevole e riconoscibile di un fondo contiguo al suo corso e la trasporta verso un fondo inferiore o verso l'opposta riva, il proprietario del fondo al quale si è unita la parte staccata ne acquista la proprietà. Deve però pagare all'altro proprietario un'indennità nei limiti del maggior valore recato al fondo dall'avulsione.

Inquadramento

Un'altra ipotesi di accessione di immobile a immobile, anch'essa di matrice romanistica, la si rinviene nell'avulsione, ossia nel distacco, per opera del fiume o del torrente, di una parte, considerevole e riconoscibile, di terreno da un fondo ed unione di essa con un fondo inferiore. L'avulsione si differenzia dall'alluvione perché l'incremento, lungi dall'essere frutto di una costante ed impercettibile unione determinata dal lavorìo delle acque, avviene in modo consistente in un sol tratto. Perciò, se, parimenti all'art. 941, il proprietario del fondo incrementato acquista ipso iure la proprietà dell'incremento, sussiste la differenza che qui, proprio per la consistenza dell'incremento e la riconoscibilità del fondo da cui deriva, il nuovo proprietario è obbligato a corrispondere un'indennità al precedente. Nello specifico, la norma in commento stabilisce che, se un fiume o torrente stacca per forza istantanea una parte considerevole e riconoscibile di un fondo contiguo al suo corso e la trasporta verso un fondo inferiore o verso l'opposta riva, il proprietario del fondo al quale si è unita la parte staccata ne acquista la proprietà, ma deve pagare all'altro proprietario un'indennità nei limiti del maggior valore recato al fondo dall'avulsione. Pertanto, l'avulsione è una parte considerevole e riconoscibile di un fondo che, per essere contigua al corso di un fiume o torrente, da questo venga staccata per forza istantanea e trasportata verso un fondo inferiore oppure un fondo situato sulla riva opposta, al quale si unisca organicamente. Si è fuori dell'ipotesi di alluvione e di avulsione nel caso di inondazione, per deviazione delle acque, e sommersione delle terre circostanti, in quanto l'inondazione, a differenza dell'alluvione e dell'avulsione, non realizza alcuna delle ipotesi di accessione immobiliare, derivanti dalla vis fluminis perché non produce accestimenti di sorta, rimanendo il terreno, quantunque sommerso, egualmente individuato nella sua consistenza autonoma. Può aversi soltanto un ostacolo temporaneo al godimento dell'immobile, senza però alcun mutamento della proprietà e ciò in quanto il terreno medesimo, dapprima sommerso e poi prosciugato, non è mai uscito dalla sfera di dominio del proprietario. Sia nel caso di incrementi alluvionali, come di alveo derelitto o di insula in flumine nata, vige il principio per cui la ripartizione si attua pro modo longitudinis et latitudinis, sicché, mentre per i proprietari delle opposte rive l'acquisto trova un limite nella linea mediana del fiume, per i proprietari della stessa riva l'acquisto si verifica secondo l'estensione del fronte e dei rispettivi fondi.

Bibliografia

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