Codice Civile art. 1437 - Timore riverenziale.

Cesare Trapuzzano

Timore riverenziale.

[I]. Il solo timore riverenziale non è causa di annullamento del contratto.

Inquadramento

Il timore riverenziale si sostanzia nel timore che il soggetto nutre, a prescindere da specifiche minacce esterne, nei confronti di una persona che si presenta ai suoi occhi, per le più varie ragioni, familiari e sociali, come gravemente severa e autorevole (Bigliazzi Geri-Breccia-Busnelli-Natoli, 678). Altro autore descrive il metus reverentialis come stato di soggezione psicologica della persona verso altri per l'importanza della loro posizione nell'ambiente familiare, lavorativo e più in generale sociale (Bianca, 622). Il timore riverenziale non è rilevante per ottenere l'annullamento del contratto. E ciò perché esso normalmente non è idoneo a causare il consenso, anche se può influenzarne fortemente la determinazione. Ove il timore sia la conseguenza dell'azione violenta dell'uomo, si avrà minaccia; qualora per contro tale timore non derivi da un'azione violenta, si tratterà di timore riverenziale (Scognamiglio, Note in tema di violenza morale, in Riv. dir. comm., 1953, II, 386). Il timore riverenziale si distingue dall'intimidazione morale, intesa come minaccia di avvalersi della propria posizione allo scopo di recare pregiudizio alla vittima che si rifiuti di contrarre, integrando l'intimidazione una forma di violenza (Bianca, 623).

La giurisprudenza afferma che l'attività intimidatoria esercitata per conseguire il consenso negoziale costituisce condizione idonea ad ottenere l'annullamento del contratto (App. Catania 8 gennaio 1955).

Bibliografia

Arena, voce Incapacità (dir. priv.), in Enc. dir., Milano, 1970; Barcellona, voce Errore (dir. priv.), in Enc. dir., Milano, 1966; Bianca, Diritto civile, III, Il contratto, Milano, 1997; Bigliazzi Geri-Breccia-Busnelli-Natoli, Diritto civile, 1.1. e 1.2, Fatti e atti giuridici, Torino, 1990; Fedele, L'invalidità del negozio giuridico di diritto privato, Torino, 1983; Funaioli, voce Dolo (dir. civ.), in Enc. dir., Milano, 1964; Gentili, voce Dolo (dir. civ.), in Enc. giur., Roma, 1988; Giacobbe, voce Convalida, in Enc. dir., Milano, 1962; Messineo, voce Annullabilità e annullamento (dir. priv.), in Enc. dir., Milano, 1958; Piazza, voce Convalida del negozio giuridico, in Enc. giur., Roma, 1988; Pietrobon, voce Errore (dir. civ.), in Enc. giur., Roma, 1988; Prosperetti, Contributo alla teoria dell'annullabilità del negozio giuridico, Milano, 1983; Rescigno, voce Capacità di agire, in Nss. D.I., Torino, 1958; Santoro Passarelli, Dottrine generali del diritto civile, Napoli, rist. 1989; Stanzione, voce Capacità (dir. priv.), in Enc. giur., Roma, 1988; Tamponi, L'atto non autorizzato nell'amministrazione dei patrimoni altrui, Milano, 1992; Tommasini, voce Annullabilità e annullamento (dir. priv.), in Enc. giur., Roma, 1988; Trabucchi, voce Dolo (dir. civ.), in Nss. D.I., Torino, 1960.

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