Codice Civile art. 1811 - Morte del comodatario.Morte del comodatario. [I]. In caso di morte del comodatario, il comodante, benché sia stato convenuto un termine [1809], può esigere dagli eredi la immediata restituzione della cosa. InquadramentoLa norma attribuisce al comodante, in caso di morte del comodatario, la facoltà di recedere dal contratto anche quando sia stato pattuito un termine, determinandone la anticipata risoluzione del rapporto mediante idonea manifestazione di volontà come nel caso di comodato a tempo indeterminato, con conseguente obbligo per gli eredi di immediata restituzione della cosa (Fragali, in Comm. S. B., 1966, 330). Ove, dopo la morte del comodatario, il comodante eserciti il diritto di recesso riconosciutogli dall'art. 1811, gli eredi del comodatario sono tenuti alla restituzione della cosa, indipendentemente dalla conoscenza del contratto e dal mantenimento di un potere di fatto sul bene che ne costituiva oggetto (Cass. III, n. 14474/2023). Peraltro, qualora detta facoltà non venga esercitata, il rapporto prosegue con le caratteristiche e gli obblighi iniziali anche rispetto agli eredi (Cass. III, n. 2013/2024; Cass. II, n. 25887/2018). La dottrina, data la derogabilità della disciplina in esame, ritiene ammissibile la conclusione di un contratto di comodato il cui regolamento contenga una clausola che impedisca al comodante di chiedere la restituzione del bene dedotto in contratto in caso di morte del comodatario avvenuta in un momento temporale precedente a quello di restituzione convenuto (Giampiccolo, in Tr. G. S.-P.,1972, 303). Morte del comodanteIn dottrina è discussa l'applicabilità del disposto dell'art. 1811 anche all'ipotesi della morte del comodante. Gli autori che propendono per la soluzione negativa, evidenziano che la «fiducia» su cui si fonda il comodato è quella che il comodante ripone nel comodatario, per cui solo la morte di quest'ultimo legittima l'immediata restituzione (Pellegrini, 480). Anche in giurisprudenza non esiste una posizione unanime. In alcune pronunce si è, difatti, ritenuto che la morte del comodante determina, come nel caso della morte del comodatario, la risoluzione del comodato con l'attribuzione agli eredi del comodante del diritto di agire per la risoluzione del contratto e la restituzione della cosa (Cass. III, n. 15995/2008); mentre in altre si è di contro evidenziato che, stante la natura obbligatoria del contratto di comodato, gli eredi del comodante sono tenuti a rispettare il termine di durata del contratto in pendenza del quale si sia verificata la morte del comodante (Cass. III, n. 8548/2008). BibliografiaCarresi, Comodato, in Nss D.I., Torino, III, 1959; Luminoso, voce Comodato, Enc. giur., Roma, 1988; Pellegrini, Contratto di comodato a termine e morte del comodante, in Riv. dir. civ. 2000, II, 477; Quadri, Comodato e “casa familiare”: l'intervento delle Sezioni Unite, in Corr. giur. 2004, 1440; Quadri, Il nuovo intervento delle Sezioni Unite in tema di comodato e assegnazione della «casa familiare», in Corr. giur. 2015, 19; Tamburrino, voce Comodato, in Enc. dir., VII, Milano, 1960; Teti, Comodato, in Dig. civ., 1988. |