Codice Civile art. 1874 - Costituzione a favore di più persone.Costituzione a favore di più persone. [I]. Se la rendita è costituita a favore di più persone, la parte spettante al creditore premorto si accresce a favore degli altri, salvo patto contrario [674 ss.]. InquadramentoIl legislatore prende in considerazione nella disposizione in esame la rendita costituita a favore di più persone stabilendo — salvo patto contrario — l'accrescimento della quota del creditore premorto a favore degli altri. Nell'ipotesi in commento sussiste, dunque, pluralità di creditori con conseguente necessità di interpretare la volontà contrattuale onde stabilire se questi potranno chiedere ciascuno l'intero credito (c.d. vitalizio solidale) oppure se spetta ad essi un diritto pro-quota secondo le regole generali in forza delle quali dal lato attivo non opera la presunzione di solidarietà (Valsecchi, in Tr. C. M. 1961, 172). Vitalizio congiuntivoLa norma si ispira ai criteri del diritto di accrescimento previsto in sede successoria, per cui i creditori si considerano come potenzialmente investiti dell'intero, con la limitazione determinata dall'altrui concorso (concursu partes fiunt): in altri termini, ciascun creditore avrà diritto alla propria quota, comunque accresciuta, ma mai all'intero, contrariamente a ciò che avviene in tema di solidarietà (Torrente, in Comm. S.B. 1955, 124; Valsecchi, in Tr. C. M. 1961, 173). Parte della dottrina ritiene, peraltro, che l'accrescimento ex art. 1874 non vada limitato alle sole ipotesi di solidarietà attiva ma trovi applicazione in ogni ipotesi di vitalizio plurimo o congiuntivo, a prescindere dall'eventuale vincolo di solidarietà (Marini, in Tr. Res. 1985, 38; Valsecchi, ult. cit.). La norma ha carattere dispositivo e, pertanto, l'accrescimento può essere escluso per volontà delle parti (Torrente, in Comm. S.B. 1955, 125). Si reputa, pertanto, ammissibile la disposizione secondo la quale il rapporto, in caso di premorienza di uno dei creditori, si estingua pro-quota oppure che venga disposta la devoluzione della rendita agli eredi del vitaliziato defunto (Valsecchi, in Tr. C. M. 1961, 174). BibliografiaCalò, Contratto di mantenimento e proprietà temporanea, in Foro it. 1989, I, 1, 1165; Dattilo, voce Rendita (dir. priv)., in Enc. dir., XXXIX, Milano, 1988; Gardella Tedeschi, Vitalizio, in Dig. civ., Torino, 1999; Lerner, voce Vitalizio, in Nss. D.I., Torino, XX, 1975. |