Codice Civile art. 1975 - Annullabilità per scoperta di documenti.Annullabilità per scoperta di documenti. [I]. La transazione che le parti hanno conclusa generalmente sopra tutti gli affari che potessero esservi tra loro non può impugnarsi per il fatto che posteriormente una di esse venga a conoscenza di documenti che le erano ignoti al tempo della transazione, salvo che questi siano stati occultati dall'altra parte. [II]. La transazione è annullabile, quando non riguarda che un affare determinato e con documenti posteriormente scoperti si prova che una delle parti non aveva alcun diritto [395 n. 3 c.p.c.]. InquadramentoLa disposizione disciplina l'ipotesi in cui, successivamente alla stipula della transazione, una delle parti venga a conoscenza di nuovi documenti prevedendo l'annullabilità della transazione generale solo quando i documenti siano stati dolosamente occultati dall'altra e della transazione speciale ogni qual volta detti documenti provino che una delle parti non aveva alcun diritto. La dottrina è unanime nel ritenere che l'art. 1975 preveda un'ipotesi di annullabilità per vizio della volontà (in arg. v. Colangeli, 2012, 429). In particolare, con riferimento all'ipotesi del comma 1, taluni ritengono si tratti di un dolo contrattuale (Valsecchi, in Tr. C. M., XXXVIII, 1986, 411), mentre altri discorrono di errore sui motivi (Del Prato, 857), ovvero di ipotesi compresa tra l'errore e il dolo ma distinta da entrambi (Santoro Passarelli, 182). La giurisprudenza ha chiarito che la scoperta di documenti non conosciuti all'epoca della transazione, cui fa riferimento l'art. 1975, attiene alla esistenza del documento cartaceo inteso come mezzo di prova, e non già alla conoscenza del contenuto dello stesso (Cass. III, n. 5138/2003). Anche la dottrina sottolinea che i documenti la cui successiva scoperta rende annullabile la transazione devono essere ignoti al tempo della stipulazione, non essendo sufficiente che la parte li abbia ignorati, non avendone preso visione pur potendoli conoscere (Del Prato, 857). I principi generali in tema di errore richiedono, comunque, che l'occultamento del documento abbia prodotto un errore determinante, vale a dire che si trattasse di documento decisivo (Carresi, 504). La prova della mancata conoscenza del documento grava sul soggetto che chiede l'annullamento (Cass. II, n. 1080/1969). La transazione generale e la transazione specialeNonostante il tenore letterale della norma, l'orientamento dottrinale prevalente ritiene che per transazione conclusa generalmente sopra tutti gli affari si deve intendere non una transazione relativa alla generalità delle controversie in atto e in potenza tra le parti, bensì un'unica transazione che venga posta in essere relativamente ad una pluralità di controversie, in cui le reciproche concessioni sono relative non alle singole liti, ma a tutte le liti insieme (D'Onofrio, in Comm. S. B., 1974, 281; Santoro Passarelli, 175). Poiché la transazione generale incide su una pluralità di rapporti controversi la sua invalidità non può aversi in ogni caso di ignoranza di un documento scoperto successivamente, ma solo qualora ricorra la dolosa occultazione della controparte. La ratio della norma consiste, dunque, nella necessità di concedere adeguata tutela al transigente che, senza colpa, ignorava l'esistenza di un documento a causa di un comportamento scorretto della controparte. La transazione speciale riguarda, invece, un «affare determinato», per cui anche la mera ignoranza del transigente può incidere negativamente sull'equilibrio del sinallagma. L'annullamento risulta possibile solo nella ipotesi in cui il documento scoperto successivamente dimostri l'inesistenza del diritto della controparte in quanto sussiste la necessità di evitare che la scoperta di un documento idoneo a incidere fortemente sul regolamento negoziale determini sempre l'invalidità del contratto (Santoro Passarelli, 177). Anche la S.C. ha evidenziato che in riferimento al contratto di transazione, deve distinguersi la cosiddetta "transazione generale" dalla "transazione speciale": mediante la prima le parti in lite chiudono definitivamente ogni contestazione su tutti i loro pregressi rapporti, costituendo una nuova situazione, all'interno della quale non è necessario individuare una concessione in relazione ad ogni singola vicenda implicata nel contratto, potendo la concessione di ciascuna parte tradursi anche nel totale sacrificio di una sola posizione, relativa ad uno dei vari affari coinvolti nel compimento di interessi. Si ha, invece, transazione speciale quando l'accordo ha ad oggetto un affare determinato, essa produce l'effetto preclusivo della lite limitatamente al solo affare transatto (Cass. I, n. 18219/2019). La giurisprudenza ha chiarito che stabilire in concreto se una transazione sia generale o speciale rientra nei compiti specifici del giudice di merito, trattandosi di un accertamento del contenuto contrattuale, e, come tale, è insindacabile in sede di legittimità sotto il profilo del vizio motivazionale, se immune da vizi logici o giuridici (Cass. III, n. 5138/2003). Ambito applicativo: rapporti con il comma 2 dell'art. 1972In ordine all'ambito applicativo della norma in esame, s'è posto il problema di coordinarlo con quello dell'art. 1972 comma 2, là dove il documento sveli la nullità del titolo originario sostituito dalla transazione novativa. La dottrina reputa che la soluzione vada rinvenuta prestando attenzione al punto su cui cade l'ignoranza del soggetto: ove essa riguardi la nullità, troverà applicazione l'art. 1972 comma 2. L'art. 1975 opererà, dunque, autonomamente quando la parte, pur consapevole della nullità del titolo, abbia ignorato l'esistenza del documento che le avrebbe consentito di farla valere (Del Prato, 857). BibliografiaCarresi, Transazione (dir. vig.), in Nss. D.I., XIX, Torino, 1973; Colangeli, La Transazione, Milano, 2012; Del Prato, voce Transazione (dir. priv.), in Enc. dir., XLIV, Milano, 1992; Carresi, La transazione, Milano, 1992; Falzea, Accertamento (Teoria generale), in Enc. dir., I, Milano, 1958; Galletto, La transazione: complessità dell'istituto ed attualità della funzione; in Riv. trim. dir. proc. 2013, 4, 1379; Moscarini - Corbo, voce Transazione, in Enc. giur., Roma, 1994; Santoro Passarelli, La Transazione, Napoli, 1986. |