Codice Civile art. 2027 - Ammortamento.

Caterina Costabile

Ammortamento.

[I]. In caso di smarrimento, sottrazione o distruzione del titolo, l'intestatario o il giratario di esso può farne denunzia all'emittente e chiedere l'ammortamento del titolo in conformità delle norme relative ai titoli all'ordine [2016 ss.].

[II]. In caso di smarrimento, sottrazione o distruzione di azioni nominative, durante il termine stabilito dall'articolo 2016 il ricorrente può esercitare i diritti inerenti alle azioni, salva, se del caso, la prestazione di una cauzione [2018].

[III]. L'ammortamento estingue il titolo, ma non pregiudica le ragioni del detentore verso chi ha ottenuto il nuovo titolo [2019].

Inquadramento

La disposizione in esame adatta la disciplina dell'ammortamento contenuta negli artt. 2016 e ss. alle particolarità dei titoli nominativi.

L'art. 2027, difatti, dopo aver richiamato la disciplina relativa all'ammortamento dei titoli all'ordine, consente di esercitare — eventualmente previo versamento di idonea cauzione — i diritti relativi alle azioni nominative durante il termine per proporre opposizione al decreto di ammortamento (Fiorentino, in Comm. S.B. 1974, 250).

Il primo comma della norma dispone che l'ammortamento può essere chiesto dall'intestatario o dal giratario del titolo, quest'ultima espressione va intesa con riferimento alle ipotesi in cui il trasferimento del titolo nominativo non sia ancora perfezionato (Tedeschi, 478).

La giurisprudenza ha sottolineato che il giratario delle azioni è legittimato a chiedere autonomamente l'ammortamento dei titoli nel processo introdotto dal girante, non avendo la qualità d'interventore nel procedimento di volontaria giurisdizione (Trib. Catania 24 luglio 1989).

Il provvedimento che dichiara l'ammortamento del titolo lo estingue, ma lascia in vita le ragioni del detentore verso chi ha ottenuto il nuovo titolo.

In dottrina è stato evidenziato che la norma suscita, con riferimento alle azioni societarie, alcune problematiche derivanti dalle conseguenze della possibile duplicazione dei titoli per la stessa partecipazione sociale, non potendo dubitarsi del fatto che uno solo può acquistare la qualità di socio (Tedeschi, 478).

Bibliografia

Asquini, Titoli di credito, Padova, 1966; Angelici, Titoli di credito nominativi, in Enc. giur., XXXI, Roma, 1994; De Luca, Appunti su Titoli di credito nominativi e azioni, in Banca borsa tit. cred., 2015, 3, 340; Ferri, I titoli di credito, Torino, 1958; AA.VV., I titoli di credito, a cura di Laurini, Milano, 2009; Martorano, voce Titoli nominativi, in Enc. dir., XLIV, Milano, 1992; Id., Lineamenti generali dei titoli di credito e titoli cambiari, Napoli, 1979; Tedeschi, Titoli di credito, in Dig. comm., Torino, 1998.

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