Codice Civile art. 2215 - Modalità di tenuta delle scritture contabili (1).Modalità di tenuta delle scritture contabili (1). [I]. I libri contabili, prima di essere messi in uso, devono essere numerati progressivamente in ogni pagina e, qualora sia previsto l'obbligo della bollatura o della vidimazione, devono essere bollati in ogni foglio dall'ufficio del registro delle imprese o da un notaio secondo le disposizioni delle leggi speciali. L'ufficio del registro o il notaio deve dichiarare nell'ultima pagina dei libri il numero dei fogli che li compongono. [II]. Il libro giornale e il libro degli inventari devono essere numerati progressivamente e non sono soggetti a bollatura né a vidimazione. (1) Articolo così sostituito dall'art. 8 1 l. 18 ottobre 2001, n. 383. Il testo precedente recitava: «Libro giornale e libro degli inventari. [I]. Il libro giornale e il libro degli inventari, prima di essere messi in uso, devono essere numerati progressivamente in ogni pagina e bollati in ogni foglio dall'ufficio del registro delle imprese o da un notaio secondo le disposizioni delle leggi speciali. [II]. L'ufficio del registro o il notaio deve dichiarare nell'ultima pagina dei libri il numero dei fogli che li compongono». InquadramentoL'articolo in commento è stato sostituito nella sua attuale versione dall'art. 8, l. 18 ottobre 2001, n. 383 che ha abolito l'obbligo di preventiva vidimazione e bollatura dei libri sociali, mentre tale obbligo permane con riferimento ai libri previsti dall'art. 2421 e per gli altri libri per i quali tali adempimenti sono imposti da leggi speciali. Attualmente, dunque, l'obbligo è vigente, per le società di capitali o cooperative, per il libro soci, il libro delle adunanze e deliberazioni del consiglio di amministrazione, il libro delle adunanze e deliberazioni del comitato esecutivo, il libro delle adunanze e deliberazioni del collegio sindacale, il libro delle adunanze e deliberazioni degli obbligazionisti i libri stabiliti in base a norme speciali. Attualmente, invece, il libro giornale ed il libro degli inventari sono soggetti unicamente alla numerazione progressiva delle pagine che però potrà essere effettuato in via autonoma dal contribuente prima dell'utilizzo del documento contabile senza necessità dell'intervento del registro delle imprese, dell'ufficio delle entrate o del notaio. La mancata preventiva vidimazione del libro giornale (imposta dalla legge applicabile ratione temporis) ne inficia in radice il valore probatorio (Cass. n. 27034/2007; Cass. n. 14018/2007 e Cass. n. 4174/2014). BibliografiaBocchini, Registro delle imprese, in Enc. dir. 1988; Cavanna, artt. 2188-2194, in Comm. del codice civile, diretto da Enrico Gabrielli, 2014; Donativi, Conservatore e notaio: l'iscrizione nel registro delle imprese dopo il d.l. n. 91/2014, in Giur. comm. 2015; Ferrara-Corsi, Gli imprenditori e le società, Milano, 2011; Finardi, Il regime di efficacia degli atti delle società di capitali soggetti a iscrizione nel registro delle imprese (art. 2448 c.c.), in Riv. not. 2011; Fimmanò-Ranucci, La pubblicità commerciale e il sindacato del Conservatore del registro delle imprese, in Not. 2014; Ibba-Marasà, Il registro delle imprese, Torino, 1997; Ibba, La pubblicità delle imprese, Padova, 2012; Ibba, Iscrizione nel registro delle imprese e difformità fra situazione iscritta e situazione reale, in Riv. dir. soc. 2013; Ibba, Domande giudiziali aventi ad oggetto quote di S.r.l. e principio di completezza delle iscrizioni, in Riv. dir. soc. 2014; Luoni-Cavanna, Il registro delle imprese, vent'anni dopo. Un panorama dottrinale, in Giur. it. 2015; Macchia, Le sezioni speciali del registro delle imprese, in Impresa 1996; Pavone La Rosa, Il registro delle imprese, Milano, 1954; Presti Rescigno, Corso di diritto commerciale, Bologna, 2015, 253; Restino, Le sezioni speciali del registro delle imprese, in Riv. dir. comm. 1998; Rordorf, Il giudice del registro delle imprese, in Riv. dir. soc. 1996; Ruggeri, L'irreversibilità della fusione societaria, Padova, 2012. |