Codice Civile art. 2526 - Soci finanziatori e altri sottoscrittori di titoli di debito (1).Soci finanziatori e altri sottoscrittori di titoli di debito (1). [I]. L'atto costitutivo può prevedere l'emissione di strumenti finanziari, secondo la disciplina prevista per le società per azioni. [II]. L'atto costitutivo stabilisce i diritti patrimoniali o anche amministrativi (2) attribuiti ai possessori degli strumenti finanziari e le eventuali condizioni cui è sottoposto il loro trasferimento. I privilegi previsti nella ripartizione degli utili e nel rimborso del capitale non si estendono alle riserve indivisibili a norma dell'articolo 2545-ter. Ai possessori di strumenti finanziari non può, in ogni caso, essere attribuito più di un terzo dei voti spettanti all'insieme dei soci presenti ovvero rappresentati in ciascuna assemblea generale. [III]. Il recesso dei possessori di strumenti finanziari forniti del diritto di voto è disciplinato dagli articoli 2437 e seguenti. [IV]. La cooperativa cui si applicano le norme sulla società a responsabilità limitata può offrire in sottoscrizione strumenti privi di diritti di amministrazione solo a investitori qualificati (3). (1) V. nota al Titolo VI. (2) Le parole «i diritti patrimoniali o anche amministrativi» sono state sostituite alle parole «i diritti di amministrazione o patrimoniali» dall'art. 8 d.lg. 17 gennaio 2003, n. 6, come modificato dall'art. 5 1fff) d.lg. 6 febbraio 2004, n. 37. (3) Ai sensi dell'art. 11, comma 3-bis, d.l. 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modif., in l. 21 febbraio 2014, n. 9, il comma si interpreta nel senso che, nelle cooperative cui si applicano le norme sulle società a responsabilità limitata, il limite all'emissione di strumenti finanziari si riferisce esclusivamente ai titoli di debito. InquadramentoIl legislatore della riforma ha dettato un nuovo regime degli strumenti finanziari finalizzato ad agevolare la raccolta di mezzi finanziari sul mercato dei capitali: l'emissione di strumenti finanziari è, dunque, consentita a tutte le cooperative sia a quelle a mutualità prevalente che a quelle a mutualità non prevalente (Lamandini 209). La nozione di strumenti finanziariSi è affermato che la nozione di strumento finanziario nella società cooperative ha confini di non facile tracciabilità, risultando diversa sia da quella prevista dal Tuf che da quella prevista per le società per azioni (Bonfante 195). L'espressione strumenti finanziari deve essere interpretata nel senso tradizionale del termine, quale nozione di genere comprendente sia azioni che obbligazioni che strumenti ibridi diversi dalle obbligazioni e dalle azioni (Lamandini 215). In definitiva, la cooperativa p.a. potrà emettere, oltre le azioni “cooperative”, anche azioni “lucrative”, obbligazioni e strumenti finanziari partecipativi diversi dalle obbligazioni e dalle azioni (Lamandini 215). La disciplina con riguardo alle società per azioniL'articolo in commento non disciplina gli strumenti finanziari, ma si limita a rinviare, per quel che concerne l'emissione, alle norme dettate per la società per azioni, e, più in generale, allo statuto (Bonfante 201). Quanto alla competenza per l'emissione degli strumenti finanziari essa spetta: 1) all'assemblea straordinaria per il caso di azioni; 2) all'assemblea straordinaria in caso di emissione di azioni in sede di aumento gratuito del capitale sociale (art. 2545 quinquies); 3) al consiglio di amministrazione per quanto concerne i titoli di debito, ferma la necessaria previsione statutaria della loro emissione (Bonfante 203, Lamandini, 218 ss). Lo statuto può attribuire liberamente ai possessori di strumenti finanziari diritti amministrativi e patrimoniali. La norma, però, prevede due limiti inderogabili. In primo luogo, è stabilito che i privilegi previsti nella ripartizione degli utili e nel rimborso del capitale non si estendono alle riserve indivisibili a norma dell'articolo 2545-ter. In secondo luogo, ai possessori di strumenti finanziari non può, in ogni caso, essere attribuito più di un terzo dei voti spettanti all'insieme dei soci presenti ovvero rappresentati in ciascuna assemblea generale. Quest'ultimo limite è volto al mantenimento del potere deliberativo in capo ai soci. Il socio cooperatore in possesso di strumenti finanziari può esprimere in aggiunta al voto capitario un'ulteriore frazione di voto collegata agli strumenti posseduti, se lo statuto lo consenta (Bonfante 203). Il secondo comma dell'articolo in commento prevede che lo statuto possa limitare la circolazione degli strumenti finanziari prevedendo clausole di gradimento; in difetto, sarà applicabile la disciplina generale dettata per le società per azioni (Bonfante 203, Tonelli, 91) Il finanziamento nelle cooperative a responsabilità limitataL'ultimo comma della norma in commento prevede che le cooperative che adottano il modello della società a responsabilità limitata possa offrire in sottoscrizione strumenti privi di diritti di amministrazione solo a investitori qualificati. La dottrina ritiene che per investitori qualificati debbano intendersi gli operatori istituzionali e professionali (Bonfante 205). L'art. 11 comma 3 bis d.l. n. 145/2013 (convertito in l. n. 9/2014) ha precisato che il comma si interpreta nel senso che, nelle cooperative cui si applicano le norme sulle società a responsabilità limitata, il limite all'emissione di strumenti finanziari si riferisce esclusivamente ai titoli di debito. BibliografiaBione, Le categorie speciali di azioni nelle società cooperative, in AA.VV., Studi in onore di Gastone Cottino, I, Padova, 1997; Buttaro, L'acquisto delle azioni proprie nelle cooperative, in Riv. Soc. 1988, 721; Callegari, in Comm. Cottino, Bonfante, Cagnasso, Montalenti, Bologna, 2004; Capo, in Comm. del codice civile, a cura di Gabrielli E., Delle società - Dell'azienda. Della concorrenza, artt. 2511-2574, a cura di Santosuosso D, Torino, 2015; Carbonetti, L'acquisto di azioni proprie, Milano, 1988; Carmignani, in Comm. Sandulli, Santoro, Torino, 2003 Cavanna, in Comm. 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