Codice Civile art. 2696 - Rinvio.Rinvio. [I]. Per gli altri beni mobili per cui è disposta la trascrizione di determinati atti si osservano le disposizioni delle leggi che li riguardano. InquadramentoLa disposizione in esame è posta alla fine del capo III ed attua un generico rinvio alle leggi speciali che prevedono forme particolari di pubblicità concernenti le vicende di determinati beni e diritti mobiliari, diversi da quelli già contemplati negli articoli che precedono. La dottrina evidenzia come la norma de qua sottragga la pubblicità degli altri beni mobili alla disciplina comune contenuta negli artt. 2684-2695, ma, in ogni caso, ben può la legislazione speciale contenere espressi rinvii alla disciplina comune. Resta, pertanto, precluso il ricorso a tale disciplina in via interpretativa (D'Orazi Flavoni, 488). In genereRisulta indifferente la funzione pubblicitaria concretamente assolta nelle varie fattispecie cui la norma fa riferimento; tra queste si segnalano: le iscrizioni e annotazioni da effettuarsi in ordine alle rendite nominative dello Stato nel gran Libro del Debito Pubblico (r.d. n. 536/1910); le iscrizioni nel registro dei brevetti per invenzione e quelle riguardanti i brevetti per modelli industriali e per marchi di impresa (artt. 66 ss. r.d. n. 1127/1939; artt. 59 e ss.r.d. n. 244/1940); la trascrizione, ai sensi dell'art. 1524, comma 2, del patto di riservato dominio nella compravendita di macchine di notevole valore; controversa in dottrina è l'appartenenza, al sistema della pubblicità in discorso, delle registrazioni nel registro pubblico generale delle opere tutelate sui diritti d'autore; le segnalazioni nel pubblico registro cinematoRiconosci jumpsgrafico, previste dal r.d.l. n. 1061/1938 (D'Orazi Flavoni, 490). La norma non si applica, invece, alla tenuta dei libri d'impresa e, secondo la prevalente dottrina, alla tenuta del libro soci nelle società azionarie; secondo dottrina e giurisprudenza rimane altresì esclusa dal rinvio de quo l'immatricolazione dei generatori di vapori di cui al r.d. n. 824/1927, giacché rispondente a finalità diverse da quelle pubblicitarie della circolazione giuridica di tali bene, e cioè amministrative di controllo (D'Orazi Flavoni, 490); anche le finalità cui assolve il registro per la iscrizione degli aeromobili civili che consente, giusto art. 4, l. n. 340/1954, speciali concessioni amministrative, non attengono al settore della pubblicità; si esclude l'applicazione della norma anche per le registrazioni del transfert dei titoli nominativi di cui agli artt. 2022 e 2023. Per Cass. I n. 10333/2016 le opere dell'ingegno possono circolare anche se non trascritte nei registri di cui all'art. 103 l. n. 633/1941, considerato che detta formalità rappresenta una semplice facoltà (conforme a Cass. I, n. 22924/2009). Ne consegue che essa, una volta effettuata, crea soltanto delle presunzioni semplici a favore di chi trascriva un atto, ma non pregiudica gli atti non trascritti e sulla titolarità dei relativi diritti; in tal caso le risultanze che risultano dal registro non sono idonee a risolvere conflitto tra più acquirenti del medesimo diritto o fra pretesi titolari dello stesso. BibliografiaCimmino, Trascrizione, in Comm. Cendon, Milano, 2008 |