Codice Civile art. 2726 - Prova del pagamento e della remissione.InquadramentoLa norma in commento estende l'applicabilità delle norme sulla prova per testi del contratto anche alla prova del pagamento e della remissione di debito. Essa, secondo la giurisprudenza di legittimità, ha carattere eccezionale, sicché, all'infuori delle ipotesi espressamente previste del pagamento e della remissione di debito, i limiti probatori stabiliti per la prova del contratto dagli artt 2721 e ss. non sono estendibili agli atti negoziali unilaterali, anche ove aventi contenuto patrimoniale (Cass. n. 10989/2003). Poiché ai sensi dell'art. 2726 c.c., le norme stabilite per la prova testimoniale si applicano anche al pagamento e alla remissione del debito, è ammessa la deroga al divieto della prova testimoniale in ordine al pagamento delle somme di denaro eccedenti il limite previsto dall'art. 2721 c.c., ma la deroga è subordinata ad una concreta valutazione delle ragioni in base alle quali, nonostante l'esigenza di prudenza e di cautela che normalmente richiedono gli impegni relativi a notevoli esborsi di denaro, la parte non abbia curato di predisporre una documentazione scritta (Cass. n. 7940/2020 ). La prova del pagamento e della remissione di debitoNel campo di applicazione dell'art. 2726 rientra anche la quietanza, quale atto negoziale indirizzato al solvens e destinato a provare un avvenuto pagamento, integrante confessione stragiudiziale. Il quietanzante, quindi, non è ammesso alla prova contraria per testi, salvo dimostri, in applicazione analogica dell'art. 2732, che il rilascio della quietanza è avvenuto per errore di fatto o per violenza violenza (Cass. n. 4063/2018; Cass. n. 6240/2019). Discorso diverso, secondo quanto chiarito dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, deve essere fatta per la quietanza «atipica» contenuta nella dichiarazione di vendita di autoveicolo ex art. 13 r.d. n. 1814/1927, che, essendo indirizzata al conservatore del pubblico registro automobilistico affinché non iscriva il privilegio legale per il prezzo, non è prova piena, ma, al pari della confessione stragiudiziale fatta ad un terzo, è liberamente apprezzata dal giudice, senza soggiacere ai limiti di «revoca» della confessione sanciti dall'art. 2732 (Cass. S.U., n. 19888/2014). Peraltro, anche con riferimento alla quietanza “tipica” si è chiarito che la prova per testi o per presunzioni contraria al contenuto dell'atto è inammissibile, ai sensi degli artt. 2726 e 2729, solo ove diretta a provare il mancato pagamento, mentre è ammissibile se sia tesa a dimostrare circostanze differenti, quali l'effettuazione del pagamento in un diverso momento storico, utili a ricostruire una fattispecie più complessa del rapporto controverso tra le parti (Cass. n. 25213/2014). In forza, invece, del disposto di cui all'art. 2726, si è escluso che la simulazione assoluta di una quietanza di pagamento possa essere provata per testimoni (Cass. n. 9267/2012). Si è chiarito altresì che lo scontrino fiscale non costituisce prova piena del pagamento, benché il giudice di merito possa prenderlo in considerazione e valutarlo a tal fine unitamente alle altre risultanze processuali (Cass. n. 8230/2018). Anche con riferimento alla disciplina di cui all'art. 2726, infine, si è affermata la derogabilità della relativa disciplina ad opera delle parti, trattandosi di limitazioni dettate a tutela non di ragioni di ordine pubblico, ma poste esclusivamente nell'interesse delle parti (Cass. n. 4641/1979). Come chiarito, altresì, dalla giurisprudenza di legittimità, l'art. 2726, estendendo al «pagamento» i limiti legali della prova testimoniale dei contratti, si riferisce al pagamento del debito contrattuale oggetto di giudizio, sicché detti limiti non operano per la prova dell'«aliunde perceptum», quale fatto storico esterno a quel debito (Cass. n. 78090/2015). BibliografiaBeghini, La prova per testimoni nel rito civile, Padova, 1997, 1 e ss.; Ceccherini, La prova orale nel processo civile, Milano, 2010, 1 e ss.; Patti, Prova testimoniale. Presunzioni. Artt. 2721-2729, Bologna, 2001, 1 e ss.; Viola, La testimonianza nel processo civile, Milano, 2012, 1 e ss.. |