Codice Civile art. 2774 - Crediti per concessione di acque.Crediti per concessione di acque. [I]. I crediti dello Stato per i canoni dovuti dai concessionari di acque pubbliche o di acque derivate da canali demaniali ovvero per i lavori eseguiti d'ufficio sono privilegiati sugli impianti, in conformità delle leggi speciali [2780 n. 3]. [II]. Tale privilegio, per quanto riguarda i canoni, non è opponibile ai terzi che hanno acquistato diritti sugli immobili anteriormente all'atto di concessione o, trattandosi di crediti per lavori, anteriormente al sorgere dei crediti stessi. InquadramentoIl privilegio fa riferimento solo ai crediti erariali per canoni dovuti dai concessionari di acque pubbliche o acque derivate dai canali demaniali, ovvero per il corrispettivo di lavori eseguiti d'ufficio (Parente, 77; Pratis, 1284). Il privilegio a mente del comma 2 non è opponibile ai terzi che abbiano acquistato diritti anteriormente all'atto di concessione, per quanto concerne i canoni, o anteriormente all'esecuzione di lavori d'ufficio, per i crediti ad essi relativi (Parente, 280; Pratis, 1288). Oggetto del privilegio specialeIl privilegio viene a gravare sugli impianti relativi alla concessione, nel caso di estinzione in esito a trasferimento delle opere o degli impianti a favore dello Stato a titolo oneroso la dottrina ritiene che il privilegio si trasferisca sulle somme dovute dallo Stato (Garri, 46). Nel caso di privilegio speciale su bene immobile che presidia i crediti del promissario acquirente in esito alla mancata esecuzione del contratto preliminare trascritto ex art. 2645-bis poiché ci si trova davanti ad una particolare forma di pubblicità costitutiva (art. 2745, ultimo comma), esso resta sottratto alla regola generale di prevalenza del privilegio sull'ipoteca, sancita, se non diversamente disposto, dall'art. 2748, comma 2, e soggiace agli ordinari principi in tema di pubblicità degli atti . Secondo Cass. I, n. 17141/2016 in tal caso ove il curatore del fallimento della società costruttrice dell'immobile scelga lo scioglimento del contratto preliminare (ai sensi dell'art. 72 l.fall.; per la nuova disciplina, v. l'art. 172 d.lgs. n. 14/2019 “Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza”), il conseguente credito del promissario acquirente, benché assistito da privilegio speciale, deve essere collocato con grado inferiore, in sede di riparto, rispetto a quello dell'istituto di credito che, precedentemente alla trascrizione del contratto preliminare, abbia iscritto sull'immobile stesso ipoteca a garanzia del finanziamento concesso alla società costruttrice . BibliografiaChesi, Nuovo codice delle cause di prelazione, Bologna, 1990; Ciccarello, Privilegio (dir. priv.), in Enc. dir., XXXV, Milano, 1986, 730; Del Vecchio, Le spese e gli interessi nel fallimento, Milano, 1988, Garri, Acque (dir. pubbl.), in Nss.D.I., app., I, Torino, 1980; Miglietta, Prandi, I privilegi, in Giur. sist. Bigiavi, Torino, 1995, 192; Paolini, Alcuni aspetti problematici aspetti nel decreto legislativo in tema di tutela degli acquirenti di immobili da costruire, in Riv. not. fasc. 4, 2005 887; Parente, Nuovo ordine dei privilegi e autonomia privata, Napoli, 1981, 77; Pratis, Privilegio (diritto civile e tributario), in Nss.D.I., app., V, Torino, 1984; Ravazzoni, Privilegi (parte speciale), in Dig. civ., XIV, Torino, 1996; Ruisi, Palermo A., Palermo C., I privilegi, in Giur. sist. Bigiavi, Torino, 1980. |