Codice Civile art. 2873 - Esclusione della riduzione.Esclusione della riduzione. [I]. Non è ammessa domanda di riduzione riguardo alla quantità dei beni né riguardo alla somma, se la quantità dei beni o la somma è stata determinata per convenzione o per sentenza. [II]. Tuttavia, se sono stati eseguiti pagamenti parziali [1181] così da estinguere almeno il quinto del debito originario, si può chiedere una riduzione proporzionale per quanto riguarda la somma. [III]. Nel caso d'ipoteca iscritta su un edificio, il costituente che dopo l'iscrizione ha eseguito sopraelevazioni può chiedere che l'ipoteca sia ridotta, per modo che le sopraelevazioni ne restino esenti in tutto o in parte, osservato il limite stabilito dall'articolo 2876 per il valore della cautela [243 trans.]. InquadramentoLa norma in commento è posta allo scopo di colmare alcune lacune lasciate dal codice e dalle leggi speciali, dettando una regola di carattere generale in relazione a quei privilegi speciali a cui la legge non abbia assegnato alcun grado di preferenza. La norma de qua esclude la riduzione se la quantità dei beni o la somma è stata determinata per convenzione o per sentenza. Il comma 2, nell'ipotesi della riduzione impropria, permette di esperire l'azione di in caso di pagamenti parziali estintivi di almeno un quinto del debito ipotecario. Esclusione della riduzioneL'articolo in commento indica le ipotesi nelle quali non può farsi luogo a riduzione e le eccezioni a tali ipotesi. La norma in esame contiene due regole, per la riduzione della somma dell'ipoteca in ipotesi di pagamenti parziali e per la restrizione dell'ipoteca in caso di sopraelevazioni di edificio. Il comma 1 stabilisce la regola generale in base alla quale la riduzione non è ammessa se la quantità dei beni o la somma è stata determinata per convenzione o per sentenza, e ciò vale anche nell'ipotesi in cui la determinazione, così eseguita, è inficiata da errore per eccesso. Taluno (Gorla, 407), nonostante la legge parli soltanto di convenzione, ritiene la riduzione ammissibile anche quando la determinazione approssimativa sia stata effettuata mediante atto unilaterale del debitore. Tuttavia, prosegue il comma 2 della norma, se sono stati eseguiti pagamenti parziali così da estinguere almeno un quinto del debito originario, si può chiedere una riduzione proporzionale per quanto riguarda la somma. Ai fini della riduzione proporzionale dell'ipoteca iscritta a norma dell'art. 2873, comma 2, il calcolo se il debito originario si sia estinto di almeno un quinto, per effetto di pagamenti parziali, va effettuato sommando al capitale gli interessi, secondo il tasso convenziona le, per le sole tre annualità indicate dall'art. 2855, comma 2, e, quindi, gli interessi per le annualità successive al pignoramento, ma solo al tasso legale, secondo la previsione dell'art. 2855, comma 3. Il momento nel quale deve calcolarsi il quinto del debito originario al fine di ottenere la riduzione è quello in cui viene seguita la riduzione stessa (Cass. III, n. 12536/2000). Nell'ipotesi prevista dall'ultimo comma, in cui sia stata costruita una sopraelevazione da parte del debitore o del proprietario dell'edificio, la riduzione è ammessa, in modo che l'ipoteca non venga a gravare anche sulla sopraelevazione, fermo restando il limite stabilito dall'art. 2876 in merito al valore della cautela. La dottrina e la giurisprudenza di merito hanno avuto modo di specificare che la riduzione è tuttavia ammissibile solamente nel caso espressamente previsto dall'ultimo comma predetto, e non può invece ammettersi per gli altri accessori, né nell'ipotesi di ipoteca iscritta sul suolo con successiva costruzione sullo stesso di un edificio, né in relazione ad un edificio demolito e poi ricostruito con altezza superiore (Tamburrino, 331). BibliografiaFragali, Ipoteca (dir. priv.), in Enc. dir., XXII, Milano, 1972; Gorla, Del pegno. Delle ipoteche, in Com. S.B., sub artt. 2784-2899, Bologna-Roma, 1973; Gorla, Zanelli, Del pegno. Delle ipoteche, in Com. S.B., sub artt. 2784-2899, Bologna-Roma, 1992; Maiorca, Ipoteca, in Nss. d. I., IX, Torino, 1963; Ravazzoni, Le ipoteche, in Tr. Res., 20, Torino, 1985; Rubino, L'ipoteca mobiliare ed immobiliare, in Tr. C. M., XIX, Milano, 1956; Tamburrino, Della tutela dei diritti. Delle ipoteche, in Comm. cod. civ., VI, Torino, 1976. |