Riparto finale dell’attivo e istanza di insinuazione per surroga INPS

Riccardo Girotto
22 Settembre 2017

Sto procedendo al riparto finale dell'attivo fallimentare. Ho riscontrato che l'INPS ha provveduto a liquidare ai dipendenti insinuati il TFR ma non ha fatto istanza di insinuazione per surroga.Potreste cortesemente indicarmi come mi devo comportare?

Sto procedendo al riparto finale dell'attivo fallimentare. Ho riscontrato che l'INPS ha provveduto a liquidare ai dipendenti insinuati il TFR ma non ha fatto istanza di insinuazione per surroga. Potreste cortesemente indicarmi come mi devo comportare?

Qualora si rientri nei casi di intervento del Fondo di Garanzia INPS istituito con la Legge n. 297/1982 (per la richiesta del lavoratore nell'ambito delle procedure concorsuali si veda Messaggio INPS n. 2084 dell'11 maggio 2016 e Circolare INPS n. 74/2008), si ritiene che operi la rettifica formale dello stato passivo, ai sensi dell'art. 115 l.fall.: “Il curatore provvede al pagamento delle somme assegnate ai creditori nel piano di ripartizione nei modi stabiliti dal giudice delegato, purché' tali da assicurare la prova del pagamento stesso.

Se prima della ripartizione i crediti ammessi sono stati ceduti, il curatore attribuisce le quote di riparto ai cessionari, qualora la cessione sia stata tempestivamente comunicata, unitamente alla documentazione che attesti, con atto recante le sottoscrizioni autenticate di cedente e cessionario, l'intervenuta cessione. In questo caso, il curatore provvede alla rettifica formale dello stato passivo. Le stesse disposizioni si applicano in caso di surrogazione del creditore”.

Pertanto, il Fondo INPS potrebbe formalmente non insinuarsi, potendo operare il diritto di surroga. Tuttavia, le valutazioni da farsi riguardano la documentazione del caso necessaria ai fini sopra detti e secondo quanto appunto previsto dall'art. 115 citato. è cioè essenziale la presenza di notificazione dell'atto che comprovi l'avvenuta erogazione, delle somme in questione, da parte dell'INPS ed inoltre, si consiglia di verificare la corrispondenza fra quanto corrisposto e quanto effettivamente dovuto nonché i requisiti indispensabili (primo fra tutti la cessazione del rapporto di lavoro, anche se la loro analisi dovrebbe essere stata già svolta dal Fondo).

È, quindi, importante che il curatore si sinceri su quanto eseguito in tal senso dall'INPS e mantenga un costante ragguaglio con l'Istituto in ordine a quanto liquidato ai lavoratori, in modo da calcolare, poi, quanto effettivamente dovuto in virtù della surroga.

Oltretutto, si fa presente, per i termini della surroga del Fondo di Garanzia INPS, che la prescrizione è stata interrotta dalla domanda di insinuazione del lavoratore, nel rispetto dell'art. 94 l.fall., fino alla chiusura del fallimento.

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