Si lavora a un Testo Unico dell’insolvenza: avremo una disciplina organica della crisi?

La Redazione
04 Giugno 2015

La Commissione per la riforma della legge fallimentare, istituita a inizio anno dal Ministero della Giustizia sta ipotizzando una revisione globale della disciplina concorsuale, che dovrebbe condurre all'adozione di un Testo Unico dell'insolvenza.

La Commissione per la riforma della legge fallimentare, istituita a inizio anno dal Ministero della Giustizia sta ipotizzando una revisione globale della disciplina concorsuale, che dovrebbe condurre all'adozione di un Testo Unico dell'insolvenza.
L'obiettivo è quello di creare un sistema organico, che aggiorni la normativa contenuta nella legge fallimentare del 1942, che ricomprenda anche le norme speciali che si sono succedute negli anni, a partire dalle leggi Prodi-bis e Marzano (che hanno introdotto e rinnovellato l'istituto dell'amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi).
La Commissione, strutturata in sotto-commissioni, lavora per raggiungere una bozza di testo entro l'estate, da sottoporre al necessario confronto con gli altri soggetti coinvolti. L'approvazione definitiva dovrebbe avvenire entro la fine del 2015.
Nel corso del V Seminario Nazionale dei G.D. ed dei PM, tenutosi a San Servolo dal 22 al 24 maggio scorso, anche dei rappresentanti dei giudici fallimentari hanno delineato alcune possibili modifiche normative, come quelle finalizzate ad introdurre gli istituti di allerta, con i quali si vorrebbe attivare una procedura di segnalazione, al Tribunale delle imprese o alla Camera di Commercio, dell'esistenza di crediti rilevanti, di debiti non pagati o del ritardato deposito dei bilanci, in capo a società e imprese; oppure orientate a incentivare il tempestivo deposito dei ricorsi di concordato preventivo in bianco o di concordati a carattere liquidatorio; o infine, deputate a consentire la vendita dell'azienda già nella fase preconcordataria.

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