Somme frutto di “elargizioni” di familiari: l’illegittimità delle pretese va esibita con gli estratti dei c/c

La Redazione
23 Gennaio 2017

La Cassazione, con la sentenza n. 1510/2017, ha ricordato che l'accertamento basato sul redditometro affinché si possa considerare invalido, nel caso di redditi conseguiti grazie ai familiari, è necessario che il contribuente dimostri anche le movimentazioni finanziarie in modo analitico.

Perché l'accertamento basato sul redditometro sia da considerarsi invalido, nel caso di redditi conseguiti grazie ai familiari, è necessario che il contribuente dimostri anche le movimentazioni finanziarie in modo analitico; lo ricordano i giudici della Cassazione con la sentenza 20 gennaio 2017, n. 1510. I Giudici hanno rigettato il ricorso di una contribuente che aveva ricevuto un accertamento sintetico con il quale le Entrate avevano rettificato il reddito: secondo il Fisco, infatti, l'acquisto di un immobile effettuato dalla cittadina non poteva essere giustificato su ulteriori redditi goduti grazie all'appoggio del nucleo familiare.

Ora, secondo la Cassazione, il fatto che la contribuente avesse ottenuto le disponibilità grazie all'interessamento della suocera e del marito, non costituisce una prova. Infatti, la norma non impone oneri all'Amministrazione, ma bensì impone al contribuente di offrire la prova contraria: “prova testualmente riferita – dicono i Giudici di legittimità – al fatto che il maggior reddito determinato o determinabile sinteticamente è costituito in tutto o in parte da redditi esenti o da redditi soggetti a ritenuta alla fonte”. Inoltre “l'entità di tali redditi e la durata del loro possesso devono risultare da idonea documentazione”. Si richiede in pratica una prova documentale su circostanze sintomatiche del fatto che ciò sia accaduto o che sia potuto accadere: la prova non è onerosa, potendo essere fornita con l'esibizione degli estratti dei conti correnti bancari facenti capo al contribuente, idonei a dimostrare la durata del possesso dei redditi e non il loro semplice transito nelle disponibilità del contribuente.

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