Nel primo anno di attività valgono le regole “vecchie”

23 Settembre 2015

Le società di capitali che iniziano la loro attività nel corso del 2015 e che intendono optare per il regime di trasparenza fiscale di cui agli artt. 115 e 116 del D.P.R. n. 917/86, possono ancora farlo utilizzando le “vecchie” regole che prevedono l'invio del modello di comunicazione entro il primo dei tre periodi di imposta della società partecipata. L'Agenzia delle Entrate con la Risoluzione n. 80/E, del 14 settembre 2015, ha chiarito che una società che “nasce” nel corso del 2015 e che vuole optare per la cd. “Trasparenza fiscale”, può continuare ad utilizzare la vecchia comunicazione, cioè quella in vigore fino alla fine del 2014, utilizzando il modello approvato con il Provvedimento del 4 agosto 2004.
Il dubbio sollevato

Un soggetto (SRL) si è trasformato da società di persone in società di capitali con effetto dal 1° gennaio 2015, anno dal quale vorrebbe optare per il regime della c.d. “trasparenza fiscale”, secondo la previsione dell'art. 116, del D.P.R. n. 917 del 1986, così come modificato dal D.Lgs. n. 175 del 2014. Considerato che, stante l'indicazione normativa, l'opzione deve essere manifestata nel quadro OP del modello dichiarativo Unico 2015 - Società di Capitali - , poiché il soggetto istante, per il 2015, è tenuta a presentare il modello Unico 2015 - Società di Persone -, si pone il dubbio di come procedere.

La SRL ritiene che, vista l'impossibilità di applicare la procedura prescritta, l'opzione di cui trattasi, fermo il nuovo termine dell'adempimento, possa essere eccezionalmente esercitata con le modalità vigenti in precedenza, ossia mediante comunicazione ai sensi del D.M. 23 aprile 2004.



La novità dal Decreto “semplificazioni fiscali”

L'art. 16, del D.Lgs. 21 novembre 2014, n. 175, cd. decreto “Semplificazioni fiscali” con l'obiettivo di introdurre semplificazioni per taluni adempimenti dichiarativi, interviene sulle pertinenti disposizioni in materia di IRES e dell'IRAP che disciplinano le modalità di adesione ai regimi fiscali opzionali della c.d. trasparenza fiscale, del consolidato nazionale, della tonnage tax e del regime IRAP di determinazione del valore della produzione netta per le società di persone e le imprese individuali.

I regimi opzionali (trasparenza fiscale, consolidato nazionale, tonnage tax, opzione per determinazione della base imponibile IRAP delle società di persone e imprese individuali in contabilità ordinaria secondo le modalità proprie delle società di capitali) costituiscono eccezioni alla normale disciplina fiscale. Per tale ragione l'applicazione degli stessi richiede la comunicazione all'Agenzia delle Entrate dell'avvenuto esercizio dell'opzione.

Il “Decreto semplificazioni” ha provveduto a sostituire la specifica comunicazione telematica dell'opzione da parte del soggetto interessato ad aderire ad uno dei regimi opzionali, con l'esercizio della stessa, in dichiarazione dei redditi.

La finalità perseguita dal Legislatore con la predetta semplificazione è quella di ridurre le ipotesi in cui il mancato (o non corretto) adempimento di un onere formale determini conseguenze di carattere sostanziale per il contribuente, con eventuali recuperi d'imposta e irrogazione di sanzioni.

Fermo restando il rispetto delle specifiche condizioni previste per l'accesso al particolare regime fiscale per il quale si intende esercitare l'opzione, in dichiarazione può essere comunicato l'esercizio dell'opzione d'ingresso e di rinnovo del regime opzionale.

Tabella n. 1 – Quando è ancora richiesta la presentazione del modello

La comunicazione “valida” fino al 31 dicembre 2014

I soggetti di cui all'art. 73, comma 1, lett. a), del DPR 917/86, ossia le società per azioni, le società a responsabilità limitata, le società cooperative, le società di mutua assicurazione nonché le società europee di cui al Regolamento CE n. 2157/2001 e le società cooperative europee di cui al Regolamento CE n. 1435/2003 residenti nel territorio dello Stato, che hanno deciso di optare per il regime di tassazione per trasparenza nell'ambito delle società di capitali (artt. 115 e 116 D.P.R. 917/86), dovevano presentare, entro il 31 dicembre 2014, la comunicazione dell'opzione per la trasparenza fiscale.

Va, infatti, ricordato che il D.Lgs. 12 dicembre 2003, n. 344, di attuazione della riforma dell'imposizione sul reddito delle società, ha modificato il DPR 917/86, introducendo, tra l'altro, gli artt. 115 e 116, in conformità ai principi dettati dall'art. 4, comma 1, lett. h), della Legge di delega 7 aprile 2003, n. 80.

Tabella n. 2 - Quando l'opzione per la trasparenza fiscale può essere esercitata

Come la comunicazione va presentata

La comunicazione va presentata con l'apposito modello di cui al Provvedimento 4 agosto 2004; le società a responsabilità limitata possono, utilizzare il citato modello di comunicazione al fine dell'esercizio dell'opzione per la trasparenza fiscale delle società a ristretta base proprietaria, secondo quanto disposto dall'art. 116, del D.P.R. 917/86.

Tabella n. 3 – Quando il modello per la trasparenza va presentato (versione ante Decreto semplificazioni fiscali)

La trasmissione dei dati contenuti nella comunicazione può essere effettuata:

  • direttamente, da parte dei soggetti abilitati dall'Agenzia delle Entrate;
  • tramite una società del gruppo;
  • tramite i soggetti incaricati di cui all'art. 3, comma 3, del D.P.R. 22 luglio 1998, n. 322, e successive modificazioni (professionisti, associazioni di categoria, CAF, altri soggetti);
  • avvalendosi di un Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate, che provvede all'invio telematico e rilascia apposita ricevuta.

Va ricordato che alla presente opzione è applicabile l'istituto della riammissione ai benefici (cd. remissione in bonis, di cui all'art. 2 , del D.L. 2 marzo 2012, n. 16, convertito in Legge 26 aprile 2012, n. 44).

In conclusione

I tecnici delle Entrate evidenziano che, con il regime di trasparenza fiscale di cui agli articoli 115 e 116 del DPR 917/86, il legislatore ha previsto la possibilità di imputare il reddito delle società per azioni e in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata, cooperative e società di mutua assicurazione, nonché società europee di cui al Regolamento (CE) n. 2157/2001 e cooperative europee di cui al regolamento (CE) n. 1435/2003 residenti nel territorio dello Stato, a ciascun loro socio, in misura proporzionale alla sua quota di partecipazione, indipendentemente dall'effettiva percezione.

Tale possibilità, estesa anche alle società a ristretta base proprietaria ex art. 116 del D.P.R. 917/86, è subordinata all'esercizio di apposita opzione, irrevocabile per tre esercizi sociali e vincolante per tutti i soggetti coinvolti.
Il legislatore, nell'intento di razionalizzare il processo di adesione all'opzione, con l'art. 16 del D.Lgs. n. 175 del 2014, c.d. “decreto semplificazioni”, ha modificato l'articolo 115, comma 4, del DPR 917/86, stabilendo che l'opzione è comunicata all'Amministrazione finanziaria «con la dichiarazione presentata nel periodo d'imposta a decorrere dal quale si intende esercitare l'opzione».

La disposizione, che si applica a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014, non prevede deroghe. Pertanto, a decorrere dal 2015, ossia dalla presentazione del modello Unico 2015, il solo modo per esercitare l'opzione relativa alla trasparenza fiscale in relazione al periodo d'imposta 2015 è quella di esprimere tale volontà in dichiarazione.

In questo senso l'Agenzia delle Entrate ha già dettato apposite istruzioni relative al modello Unico 2015 Società di Capitali, ossia al modello utilizzato, in primis, dai soggetti di cui al citato art. 73, comma 1, lettera a) del DPR 917/86 ed alla compilazione del quadro OP, sezione III, deputata a contenere la manifestazione di volontà inerente l'opzione.

I tecnici delle Entrate evidenziano che è peraltro evidente che problemi applicativi potrebbero sorgere laddove il soggetto intenzionato ad esercitare l'opzione non sia tenuto, per il 2015, a presentare il modello Unico 2015 Società di Capitali perché, ad esempio, il 2015 costituisce il primo anno di attività, ovvero deve ricorrere a diverso modello in ragione della forma societaria in essere nell'annualità precedente.

Nella tabella che segue è chiarita la soluzione fornita dall'Agenzia delle Entrate

Per i tecnici delle Entrate considerato che nella relazione illustrativa allo schema del D.Lgs. n. 175 del 2014

  1. non emerge alcuna volontà, in riferimento al loro primo anno di imposta, di escludere dall'applicazione dell'opzione le società neo costituite o trasformate;
  2. si palesa l'intento di accentrare nella sola dichiarazione dei redditi o IRAP “la comunicazione relativa all'esercizio dell'opzione per il regime della trasparenza fiscale, del consolidato nazionale, della tonnage tax, nonché per la determinazione del valore della produzione netta secondo le regole di cui all'art. 5 del D.Lgs, n. 446/1997”;

i contribuenti interessati potranno effettuare la comunicazione ex articolo 115, comma 4, del DPR 917/86 , relativa all'esercizio dell'opzione per la trasparenza fiscale, nell'anno corrente, a mezzo del modello di comunicazione dell'esercizio dell'opzione approvato con Provvedimento del 4 agosto 2004, tuttora disponibile, con il relativo software, nel sito dell'Agenzia delle Entrate, da presentare entro il termine di presentazione della dichiarazione annuale.

Il documento in commento segnala, inoltre, che l'Agenzia delle Entrate sta predisponendo un nuovo modello denominato “Comunicazione per i regimi tonnage tax, consolidato e trasparenza” (non è quindi prevista l'opzione IRAP), da utilizzare per esercitare le opzioni nei casi in cui non sia “possibile utilizzare il modello Unico di dichiarazione (società neo costituite o trasformate)” ovvero “in tutte le ipotesi di comunicazione diverse dall'opzione”, come ad esempio per le “variazioni del gruppo, le interruzioni del regime e la perdita di efficacia”.

Riferimenti

Normativi:

D.Lgs. 21 novembre 2014, n. 175

Agenzia delle Entrate, Provvedimento 4 agosto 2004

D.M. 23 aprile 2004

D.Lgs. 12 dicembre 2003, n. 344

Giurisprudenza:

Regolamento CE 22 luglio 2003, n. 1435

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