Il Governo interviene sull’accessibilità al credito delle aziende

La Redazione
24 Giugno 2015

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un Decreto Legge recante misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile: scopo è quello di dare maggior possibilità di accesso al credito.

Il problema da risolvere è quello della scarsa accessibilità al credito da parte delle aziende. Una necessità che in tempi di crisi è stringente: un'azienda con dei problemi di questo tipo ha il serio rischio di contrarre obbligazioni che non può soddisfare, potenzialmente innescando un effetto domino con altre imprese, dai fornitori che non può pagare a tutti gli intermediari. Per questo motivo il Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan e della Giustizia, Andrea Orlando, ha approvato un Decreto Legge recante misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell'Amministrazione giudiziaria; il tutto per affrontare le cause che determinano la stretta creditizia.

Molte le novità. Tra esse, l'accesso al credito nel corso di una crisi aziendale: in questo particolare caso, il tribunale può autorizzare dei finanziamenti interinali in via d'urgenza, anche senza l'attestazione di un professionista e dopo aver sentito i principali creditori. Ma non solo: è anche ventilata l'ipotesi di una possibilità per i terzi, nel concordato preventivo, di porgere offerte per l'acquisto dei beni, onde evitare la svalutazione abusiva del patrimonio. Inoltre, il concordato preventivo potrà essere presentato anche dai creditori, purché la proposta sia migliorativa e quando la proposta del debitore non prevede la soddisfazione di almeno il 25% dei crediti chirografari.

Sono previste anche modifiche alla figura del curatore fallimentare, che viene distinta da quella del commissario giudiziale, rendendole incompatibili; il tutto per garantire l'imparzialità del commissario. Il curatore dovrà essere in grado di completare i propri adempimenti entro i termini, pena la revoca.

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