Le condizioni alle quali è consentito, alla Commissione di gara, integrare e correggere gli errori materiali relativi alle offerte tecniche ed economiche
04 Aprile 2016
La pronuncia affronta, insieme ad altri profili, il tema delle condizioni che possono giustificare la correzione di errori materiali riguardanti le offerte tecniche ed economiche dei concorrenti da parte della Commissione di gara. Il principio generale è quello della non modificabilità-non manipolabilità delle offerte, salvo i casi di errore materiale. Anche in quest'ultima ipotesi, il rispetto dei principi di legalità, trasparenza, imparzialità, buon andamento e par condicio impone delle limitazioni. Il Consiglio di Stato afferma che l'integrazione, da parte della Commissione, degli elementi tecnici ed economici di valutazione stabiliti dalla lex specialis è consentita solo eccezionalmente, a condizione che: (a) non siano modificati i criteri di valutazione stabiliti dalla lex specialis; (b) non sia influenzata la preparazione delle offerte; (c) non siano introdotte discriminazioni a danno dei concorrenti (cfr. Cons. St., Sez. V, 6 maggio 2015, n. 2267). Il caso dell'indicazione di voci di offerta con punteggio zero laddove la regola prescritta sia quella del ribasso più alto è ipotesi che non ricade nelle suddette eccezionali circostanze. Pertanto, la Commissione non può sostituire alle voci di offerta riportanti punteggio zero un punteggio positivo anche se infinitesimale per evitare l'esclusione del concorrente. La sentenza si segnala anche per profili relativi al tema “Soccorso Istruttorio” (cfr. Casi e Sentenze, Offerta pari a zero e modifica dell'offerta già presentata). |