Limitazioni al diritto di accesso agli atti ex art. 13, comma 5, d.lgs. n. 163 del 2006
04 Agosto 2016
La fattispecie La società ricorrente impugnava gli atti relativi alla procedura di gara per l'affidamento del servizio di gestione delle apparecchiature biomedicali delle attrezzature sanitarie e per le attività di supporto e consulenza alla quale aveva partecipato risultando terza classificata; in particolare, la ricorrente chiedeva l'annullamento della delibera di nomina della commissione e della nota con cui veniva comunicata l'aggiudicazione definitiva in favore della seconda classificata (risultando quest'ultima aggiudicataria dopo che la prima classificata era stata esclusa) nonché del diniego di accesso all'offerta tecnica integrale dell'aggiudicataria. Questione giuridica La pronuncia affronta il tema dei limiti posti dall'art. 13, commi 5 e 6, d.lgs. n. 163 del 2006 al diritto di accesso disciplinato dagli artt. 22 e ss. della l. n. 241 del 1990. L'art. 13, comma 5, d.lgs. n. 163 del 2006 consente il diniego di accesso alle informazioni fornite dagli offerenti qualora queste costituiscano segreti tecnici o commerciali secondo comprovata dichiarazione dell'offerente. Il comma 6 stabilisce, invece, che è comunque consentito l'accesso al concorrente qualora ciò si renda necessario al fine di garantire la difesa in giudizio dei propri interessi in relazione alla procedura di affidamento del contratto nell'ambito del quale viene formulata la richiesta di accesso. Il TAR ha ritenuto legittimo il diniego di accesso qualora ad essere secretate siano le parti dell'offerta relative a dati sensibili, segreti tecnici e commerciali, quali il know-how aziendale o le strategie gestionali e manutentive (nello stesso senso, TAR Campania, Napoli, Sez. VI, 27 maggio 2015, n. 2934). La sentenza in esame precisa, inoltre, che il diniego di accesso incontra un limite, ai sensi dell'art. 13, comma 6, d.lgs. 163 del 2006, nell'ipotesi in cui l'ostensione documentale si renda necessaria per la tutela degli interessi del richiedente in giudizio, purché l'interessato dimostri in maniera specifica il proprio interesse a conoscere le parti dell'offerta tecnica che sono state secretate, esplicitando in che modo la loro mancata ostensione possa rivelarsi fonte di danno. |