Nell’ambito dell’offerta economicamente più vantaggiosa è legittima la valutazione delle offerte migliorative

Paola Martiello
07 Dicembre 2016

Nelle procedure di gara da aggiudicare ai sensi dell'offerta economicamente più vantaggiosa, occorre distinguere le offerte migliorative dalle variazioni progettuali. Le prime sono quelle che comportano una modificazione di portata limitata delle previsioni capitolari e sono ammissibili proprio in considerazione della discrezionalità che la stazione appaltante si è attribuita con la scelta del metodo di aggiudicazione, mentre le altre apportando un'eccessiva alterazione alle modalità di ponderazione delle offerte, non permettono ai concorrenti di prevedere quale sarà la valutazione da attribuire alle varianti al progetto approvate.

La questione affrontata nella pronuncia in commento attiene alla valutazione circa l'illegittimità degli atti di gara nella parte in cui non rilevano e sanzionano la violazione della disciplina di selezione che prevedeva l'immodificabilità del progetto definitivo approvato dalla committenza.

Nel caso di specie oggetto di valutazione è la vincolatività delle prescrizioni contenute nella lex specialis di gara e la relativa immodificabilità in sede di offerta.

In particolare, il Collegio è tenuto a valutare , a seguito della richiesta di annullamento di una procedura di gara bandita per la progettazione esecutiva e l'esecuzione dei lavori relativi ad un'area sportiva, se la modificazione migliorativa del progetto originario apportata dal soggetto vincitore in sede di offerta sia di portata limitata e tale da mantenere intatto l'impianto planimetrico derivante dalla legge di gara.

Il Collegio osserva che dalla lettura delle norme di gara si deduce che l'immodificabilità del progetto non raggiunge il livello predicato dalla ricorrente in quanto le linee portanti del progetto non sono state alterate. Oltre a ciò rileva che, trattandosi di una selezione da aggiudicare ai sensi dell'offerta economicamente più vantaggiosa bisogna distinguere in tale settore le offerte migliorative dalle variazioni progettuali: sicché le prime sono quelle che comportano una modificazione di portata limitata delle previsioni capitolari, ammissibili proprio in considerazione della discrezionalità che la Stazione appaltante si è attribuita con la scelta del metodo di aggiudicazione (come nel caso di specie), mentre le altre, apportando un'eccessiva alterazione alle modalità di ponderazione delle offerte, non permettono ai concorrenti di prevedere quale sarà la valutazione da attribuire alle varianti al progetto approvate e pertanto devono essere ritenute inammissibili.( Cfr TAR Campania, Napoli, n. 1978 del 2015; Cons. St. n. 1595 del 2016).

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.