Nessun obbligo di esclusione per omessa comunicazione di fatti rilevanti per giudicare l’affidabilità dell’impresa non risultanti da Casellario Informatico

Giusj Simone
08 Febbraio 2017

Non incorre in violazione dell'art. 80, comma 5, lett. c), d.lgs. n. 50 del 2016 – e non fa nascere, per l'effetto, in capo alla Stazione appaltante alcun obbligo di disporne l'esclusione – il concorrente che abbia omesso di comunicare condotte censurabili in precedenti gare e come tali astrattamente rilevanti per giudicarne l'affidabilità, laddove tali condotte non risultino inserite nel Casellario informatico di cui all'art. 213, comma 10, d.lgs. n. 50 del 2016, gestito dall'ANAC.

Nella fattispecie in esame, concernente la legittimità della procedura di gara indetta dal Ministero della Difesa per l'affidamento del servizio di ristorazione, catering completo, catering veicolato e dei connessi servizi accessori presso gli Enti, Distaccamenti e Reparti del Ministero medesimo, per la durata di un anno, viene in rilievo la mancata esclusione di alcuni concorrenti che non avrebbero posseduto – a dire di parte ricorrente (concorrente classificatosi al terzo posto in graduatoria) –alcuni dei requisiti di partecipazione previsti dalla legge ovvero dalla legge di gara.

L'adito TAR rileva la fondatezza soltanto di alcuni dei motivi di ricorso, accogliendolo per l'effetto solo parzialmente.

In ispecie: non incorre nella violazione dell'art. 80, comma 5, lett. c), d.lgs. n. 50 del 2016 il RTI concorrente che abbia omesso di informare l'Amministrazione di vicende rilevanti occorse a due società mandanti, quando le vicende medesime non risultino inserite nel Casellario informatico di cui all'art. 213, comma 10, d.lgs. n. 50 del 2016, gestito dall'ANAC.

L'art. 80, comma 13, d.lgs. n. 50 del 2016 prevede, infatti, che l'ANAC, con proprie linee guida possa precisare i mezzi di prova adeguati a comprovare le circostanze di esclusione di cui al cit. comma 5, lett. c) e individuare quali carenze nell'esecuzione di un precedente contratto di appalto possano considerarsi significative ai fini della medesima disposizione. Alla norma è stata data attuazione con le Linee guida n. 6/2016, approvate nella seduta del 14 dicembre 2016, che per quanto d'interesse nel caso di specie affermano: «Gli operatori economici, ai fini della partecipazione alle procedure di affidamento, sono tenuti a dichiarare, mediante utilizzo del modello DGUE, tutte le notizie inserite nel Casellario Informatico gestito dall'Autorità astrattamente idonee a porre in dubbio la loro integrità o affidabilità». Ne discende che una volta che la Stazione appaltante sia venuta a conoscenza, in qualunque modo, dell'esistenza di condotte censurabili in precedenti gare, può anche non tenerne conto laddove le medesime condotte non risultino nel Casellario informatico di cui all'art. 213, comma 10, gestito dall'ANAC. Non sussiste, invero, un obbligo di esclusione per la mancata comunicazione di dette condotte. Nel caso di specie, le vicende imputate alle due mandanti (la revoca dell'aggiudicazione confermata da una sentenza del TAR Sardegna e l'esclusione da una gara confermata da una sentenza del TAR Abruzzo, sezione staccata di Pescara) non sono state inserite nel predetto Casellario informatico e, pertanto, seppure astrattamente rilevanti per giudicare l'affidabilità del RTI concorrente, l'Amministrazione non era tenuta a considerare l'omessa comunicazione delle stesse quale causa di esclusione.

Costituiscono, invece, causa di esclusione per violazione della lex specialis di gara, l'aver due RTI concorrenti, rispettivamente, partecipato a più lotti con composizione diversa – quando invece il Disciplinare di gara consentiva agli RTI di partecipare a più lotti purchè «sempre con la medesima composizione, pena l'esclusione» – e partecipato in mancanza, in capo alla mandante, della certificazione di qualità richiesta per lo svolgimento del servizio oggetto di appalto – quando invece la Stazione appaltante aveva già chiarito, rispondendo ad un quesito, di non avere previsto prestazioni principali e secondarie e, pertanto, in caso di partecipazione in forma di raggruppamento, tutti i componenti avrebbero dovuto eseguire la prestazione complessiva oggetto del contratto, costituendosi in forma di associazione temporanea di imprese di tipo orizzontale –.

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