Sulla determinabilità dell’oggetto del contratto di avvalimento

08 Maggio 2017

Il contratto di avvalimento deve possedere i medesimi requisiti prescritti per tutti i contratti dall'art. 1346 c.c., il che comporta che è sufficiente che il suo oggetto sia determinabile, non essendo necessario che lo stesso sia già rigidamente determinato in tutti i suoi elementi di dettaglio. Non sono affetti da nullità per indeterminatezza dell'oggetto i contratti di avvalimento con cui l'ausiliaria si è impegnata a mettere a disposizione dell'ausiliata i requisiti tecnico-organizzativi ed economico-finanziari necessari per tutta la durata dell'appalto, rendendosi inoltre responsabile in solido con il concorrente in relazione alle prestazioni oggetto dell'appalto, pur senza indicare puntualmente il personale e gli specifici mezzi messi a disposizione.

La sentenza ha ribadito l'orientamento giurisprudenziale in virtù del quale, ai fini della validità del contratto di avvalimento, è sufficiente che il suo oggetto sia determinabile, non essendo necessario che lo stesso sia già puntualmente determinato in tutti i suoi elementi di dettaglio. (In tal senso, Ad. plen. 4 novembre 2016, n. 23).

In particolare, si è sottolineato che il limite all'operatività dell'avvalimento è rappresentato dal fatto che lo stesso non si risolva nel prestito di un valore soggettivo puramente cartolare e astratto, dovendo al contrario contenere il puntuale e concreto impegno dell'impresa ausiliaria di mettere a disposizione di quella ausiliata le risorse economiche, i mezzi strumentali e l'apparato organizzativo effettivamente necessari alla partecipazione alla gara e all'esecuzione dell'appalto. Nel caso di avvalimento cd. di garanzia, l'indagine circa l'efficacia del contratto allegato al fine di attestare il possesso dei relativi titoli partecipativi deve esser svolta in concreto, avuto riguardo, cioè, al tenore testuale dell'atto ed alla sua idoneità ad assolvere la precipua funzione di garanzia assegnata all'istituto dall'art. 49, d.lgs. n. 163 del 2006 allora vigente.

Sulla base di tali premesse, il Collegio ha dichiarato infondate le censure sollevate dall'appellante incidentale relative alla presunta nullità per indeterminatezza dell'oggetto dei contratti di avvalimento di cui si era servita l'appellante principale.

Dalla lettura dei contratti emergeva infatti chiaramente l'impegno dell'ausiliaria di mettere a disposizione dell'ausiliata le risorse necessarie per tutta la durata dell'appalto, rendendosi inoltre responsabile in solido con il concorrente in relazione alle prestazioni oggetto dell'appalto. I contratti recavano inoltre l'indicazione dei requisiti tecnico-organizzativi ed economico-finanziari che rendevano possibile la corretta esecuzione del servizio.

In particolare, veniva attestato l'impegno dell'ausiliaria di mettere a disposizione il fatturato globale relativo all'ultimo triennio indicato in una dettagliata tabella, il fatturato specifico per forniture eseguite, con indicazione del settore di attività e relativo importo, la trasmissione dei processi produttivi e del know-how. In tale contesto, il Collegio ha ritenuto che l'assenza di una puntuale indicazione del personale e degli specifici mezzi aziendali messi a disposizione dell'ausiliata non fosse idonea a qualificare l'impegno assunto come meramente “cartolare”, trattandosi di elementi non necessari a pena di nullità del contratto.

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