Possibile l'esclusione dalla gara per errore grave verificatosi in un precedente rapporto con altro soggetto

Paola Martiello
08 Settembre 2017

Possono essere esclusi dalla gara tutti quei soggetti che hanno commesso grave negligenza o malafede nei confronti della medesima stazione appaltante nonché quelli che hanno commesso un errore grave nell'esercizio dell'attività professionale pur se nei confronti di committente diverso. Ai fini della esclusione di cui all'art. 38 d.lgs. n. 163 del 2006, la stazione appaltante può valutare la sussistenza dell'errore professionale grave verificatosi anche nel quadro di un precedente rapporto con altro soggetto.

La questione affrontata nella pronuncia in commento attiene alla valutazione circa l'esclusione dalla gara di un concorrente per errore grave e negligenza nell'attività professionale se pur posto in essere nei riguardi nei riguardi di un'Amministrazione diversa dalla Stazione Appaltante.

Le ragioni di doglianza attengono all'esclusione dalla gara di un'ATI, avendo la Committente riscontrato la notizia di una risoluzione contrattuale per negligenza disposta in precedenza da un'altra Amministrazione, in violazione del requisito di cui all'art. 38, comma 1, lett. f), d.lgs. n. 163 del 2006.

Il Collegio, condividendo l'orientamento del Giudice di prime cure, ha respinto l'appello osservando che dalla lettura dell'art. 38, lett. f) si evince chiaramente che devono essere esclusi dalla gara tutti quei soggetti che hanno commesso grave negligenza o malafede nei confronti della medesima stazione appaltante e altresì quelli che hanno commesso un errore grave nell'esercizio dell'attività professionale, a prescindere dal committente nei cui confronti l'errore sia stato posto in essere.

Ai fini di una corretta interpretazione della disposizione richiamata, il Collegio ha confermato l'interpretazione fornita dal Giudice di primo grado, diretta a garantire l'elemento fiduciario nei rapporti contrattuali della Pubblica Amministrazione fin dal momento genetico, riconoscendo il potere concesso alle Amministrazione di valutare i precedenti professionali delle imprese concorrenti e quindi di tener conto anche di rapporti contrattuali intercorsi con Amministrazioni diverse.

La Stazione appaltante, rileva il Collegio, può accertare, in sede di verifica del possesso dei requisiti, se l'aggiudicatario provvisorio abbia commesso un “errore grave” nell'esercizio della sua attività professionale, a tal fine avvalendosi di “qualsiasi mezzo di prova”, compresa la documentazione, acquisita da altra Amministrazione, relativa al contratto risolto.

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