Competenza e motivazione del giudizio di anomalia

09 Maggio 2017

La verifica relativa all'anomalia dell'offerta deve essere condotta dal RUP e, in caso di esito positivo, può essere motivata anche per relationem ai giustificativi presentati dall'impresa.

La sentenza si segnala per aver ribadito due importanti principi in materia di verifica dell'anomalia.

In primo luogo, quanto alla competenza, il TAR ha chiarito che alla luce dell'art. 31, comma 3, del Codice dei contratti, il procedimento di verifica dell'anomalia delle offerte è di competenza del Responsabile Unico del Procedimento e non della Commissione di gara; ciò è confermato anche dalle Linee guida n. 3 dell'ANAC che, al punto 5.3., prevedono quanto segue «nel bando di gara la stazione appaltante indica se, in caso di aggiudicazione con il criterio del minor prezzo, la verifica di congruità delle offerte è rimessa direttamente al RUP e se questi, in ragione della particolare complessità delle valutazioni o della specificità delle competenze richieste, debba o possa avvalersi della struttura di supporto istituita ai sensi dell'art. 31, comma 9, del Codice, o di commissione nominata ad hoc. Nel caso di aggiudicazione con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, invece, la verifica sulle offerte anormalmente basse è svolta dal RUP con il supporto della commissione nominata ex articolo 77 del Codice».

In secondo luogo, la sentenza ha confermato il consolidato orientamento giurisprudenziale secondo cui la motivazione del giudizio di anomalia, mentre deve essere rigorosa ed analitica nel caso di ritenuta anomalia dell'offerta, comportando questa l'esclusione dalla gara, non deve essere altrettanto puntuale ed analitica nel caso di offerta ritenuta congrua, essendo sufficiente, in tale ipotesi, anche una motivazione sintetica ed espressa per relationem alle giustificazioni rese dall'impresa interessata. In questa ipotesi, quindi, quando l'Amministrazione ritenga convincenti le giustificazioni fornite, non occorre che la determinazione si basi su un'articolata motivazione ripetitiva delle medesime giustificazioni.

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