Cause di anomalia dell’offerta e intensità del sindacato giurisdizionale sul provvedimento conclusivo

Maria Stella Bonomi
11 Gennaio 2017

La pronuncia chiarisce che l'individuazione della specifica causa di anomalia è lo scopo finale del sub-procedimento, per cui all'avvio è sufficiente la valutazione complessivamente sospetta dell'offerta. Sul provvedimento conclusivo negativo, il g.a. può esercitare un sindacato intrinseco di tipo debole.

La pronuncia tocca due profili di particolare interesse in tema di verifica delle offerte anomale.

In primo luogo, con riguardo all'iter del sub-procedimento di verifica delle offerte anomale, il TAR chiarisce che, ai sensi dell'art. 86, comma 3, d.lgs. n. 163 del 2006, le cause di anomalia dell'offerta non devono necessariamente essere individuate in modo specifico già all'avvio del sub-procedimento medesimo. L'apertura della verifica di anomalia è una facoltà discrezionale esercitabile sulla base di una valutazione complessivamente sospetta dell'offerta perché scarsamente o per nulla remunerativa. L'individuazione delle specifiche cause di anomalia rappresenta il fine del subprocedimento. In altri termini, il sub procedimento viene avviato con uno spettro molto ampio che via via si riduce individuando in modo sempre più mirato le cause in ragione delle quali l'offerta potrebbe essere anomala e in relazione alle quali si potranno fornire giustificazioni.

In secondo luogo, si affronta il delicato tema dell'intensità del sindacato giurisdizionale sul provvedimento conclusivo del sub-procedimento di verifica dell'anomalia dell'offerta. Questo costituisce espressione di discrezionalità tecnica, in quanto frutto di valutazioni effettuate alla stregua di criteri scientifici non oggettivi o infinitamente ripetibili, bensì opinabili e dotati di certezza solo relativa.

Fornendo importanti precisazioni sul punto, il TAR ammette che il giudice amministrativo possa esercitare, sull'anzidetto provvedimento, un sindacato di tipo intrinseco debole. La valutazione del giudice abbraccia certamente i profili di eccesso di potere di cui il provvedimento potrebbe essere affetto, in particolar modo sotto le vesti del travisamento dei fatti e del difetto di motivazione, nonché le ipotesi di manifesta illogicità e irragionevolezza. Tuttavia, il giudice amministrativo non può sostituirsi in nessun caso all'Amministrazione.

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