Effetti dell’omessa verifica del possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa

19 Ottobre 2016

La verifica del possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa in capo all'aggiudicataria non costituisce requisito di legittimità dell'aggiudicazione ma condizione della sua efficacia, cui è subordinata la stipulazione del contratto.

Il Consiglio di Stato, nel pronunciarsi sulla violazione dell'art. 48 d.lgs. n. 163 del 2006 in una procedura per l'affidamento del servizio di refezione scolastica, nell'ipotesi in cui un'impresa concorrente non sia stata esclusa per non aver dimostrato quanto dichiarato in via sostitutiva in ordine al possesso di un centro di cottura richiesto dal capitolato speciale d'appalto, ha ritenuto, in primo luogo, che non possa disporsi in sede giurisdizionale l'esclusione di un concorrente per mancata comprova del possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa, con sostituzione di una prerogativa dell'Amministrazione, esercitabile dalla stessa nel corso del procedimento. Il Collegio ha, inoltre, osservato che l'omessa verifica del possesso dei requisiti in capo all'aggiudicataria non determina di per sé l'invalidità del provvedimento conclusivo della procedura di gara, non costituendo requisito di legittimità dell'aggiudicazione, bensì esclusivamente condizione della sua efficacia, al cui avveramento è subordinata la stipula del contratto (in senso analogo Cons. St., Sez. V, 25 febbraio 2016, n. 773).

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