Accesso agli atti: presupposti e sindacato del giudice amministrativo

Giusj Simone
21 Giugno 2016

Il controllo del giudice sull'esistenza del nesso di strumentalità tra l'accesso e un “interesse diretto, concreto e attuale” non può spingersi fino a valutare la effettiva consistenza della situazione giuridica che si intende tutelare o, senz'altro, la fondatezza delle pretese che il richiedente l'accesso si propone di far valere sulla base della conoscenza degli atti. Il compito del giudice, in questo ambito, deve limitarsi a verificare la verosimiglianza delle allegazioni a sostegno dell'istanza di accesso.

Con la sentenza in commento il TAR Lazio, sede di Roma, torna sulla disciplina del diritto d'accesso, di cui agli artt. 22 e ss. l. n. 241 del 1990, sui presupposti che ne legittimano l'esercizio e sui confini, in tale ambito, del sindacato del giudice amministrativo.

Nel caso di specie, la ricorrente, in qualità di concessionaria per la gestione del sistema aeroportuale della Capitale, chiedeva all'amministrazione competente l'accesso a titoli abilitativi, autorizzazioni, permessi o licenze rilasciate alle imprese esercenti servizi di parcheggio auto a lunga sosta al di fuori dell'area aeroportuale ma comunque nelle immediate vicinanze della stessa.

Ad un iniziale accoglimento dell'istanza, seguiva la precisazione dell'amministrazione di dover procedere alla notifica ai controinteressati ai sensi del d.P.R. n. 184 del 2006 con conseguente differimento dei tempi e, quindi, l'impugnazione di tali atti da parte della ricorrente, volta ad ottenere l'accertamento del proprio diritto ad accedere alla documentazione richiesta.

L'adito giudice respinge, con la sentenza in esame, le eccezioni di genericità della domanda e di indeterminatezza degli atti richiesti, nonché di insussistenza di un interesse diretto e attuale all'accesso, proposte dall'amministrazione resistente e da uno dei controinteressati costituitosi, ritenendo invero sussistere, nel caso di specie, la verosimiglianza delle allegazioni addotte dalla ricorrente a sostegno della proposta istanza di accesso. È del tutto evidente, rileva il TAR – senza doversi, né potersi, spingere fino a valutare la effettiva consistenza della situazione giuridica che si intende tutelare o la fondatezza delle pretese che il richiedente l'accesso si propone di far valere sulla base della conoscenza degli atti – l'interesse della concessionaria per la gestione del sistema aeroportuale a proteggere il settore del mercato dei servizi aeroportuali dalla attività di altri concorrenti e, quindi, ad acquisire la documentazione amministrativa riguardante le imprese esercenti i servizi predetti al fine di verificarne il corretto svolgimento.

Risultano infondate, altresì, le doglianze circa la genericità della richiesta per quanto concerne sia l'identificazione delle società di cui la ricorrente ha chiesto la documentazione, sia il novero degli atti richiesti, dovendo ritenersi che l'indicazione del dato soggettivo concernente le società o imprese coinvolte unitamente al tipo o alla natura giuridica dell'atto o dell'attività amministrativa coinvolta siano sufficienti a circoscrivere l'ambito entro il quale l'amministrazione deve attivarsi, tenuto conto, peraltro, che il soggetto detentore è nella migliore posizione per identificare la documentazione amministrativa richiesta.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.