Sulla individuazione dei controinteressati cui notificare il ricorso introduttivo del giudizio

Claudio Fanasca
21 Giugno 2017

È inammissibile il ricorso introduttivo del giudizio con cui si contesta la posizione riportata in gara dai singoli concorrenti che precedono il ricorrente in graduatoria, laddove non sia notificato a tutti i controinteressati la cui posizione sia messa in discussione. In tal caso, infatti, stante la scindibilità e l'autonomia delle domande introdotte col ricorso, non è sufficiente a considerare validamente instaurato il rapporto processuale di primo grado la notifica dello stesso ad uno solo dei controinteressati, trattandosi in definitiva di più autonome domande cui corrispondono altrettanti distinti controinteressati.

Il Consiglio di Stato ha precisato che il ricorso proposto avverso gli esiti di una gara pubblica è inammissibile qualora, pur censurando la legittimità dell'operato della stazione appaltante al fine di contestare la posizione di singoli concorrenti, non venga notificato a tutti i controinteressati la cui posizione sia messa in discussione.

In particolare, il Collegio ha accolto l'eccezione sollevata in secondo grado dalla parte appellata (ovverosia l'aggiudicataria già controinteressata in primo grado) concernente la corretta instaurazione del rapporto processuale del ricorso di primo grado e il conseguente rispetto del principio del contradditorio, sull'assunto che il ricorso di primo grado proposto dalla quarta classificata non era stato notificato anche alle imprese seconda e terza classificata; ciò fermo restando che la violazione del principio di integrità del contraddittorio comporta un vizio di procedura che attiene ad un elemento essenziale del processo, che può essere rilevato anche d'ufficio dal giudice di appello (Cons. St., Sez. III, 31 ottobre 2014, n. 3394).

Il Consiglio di Stato ha osservato, innanzitutto, che dall'accoglimento della predetta eccezione non può derivare né l'annullamento della sentenza impugnata ai sensi dell'art. 105 c.p.c. con rinvio al primo giudice per la rituale integrazione del contraddittorio né tantomeno l'integrazione del contraddittorio nei confronti della seconda e terza classificata direttamente nel grado di appello, come auspicato invece dalla parte ricorrente/appellante. Tale seconda soluzione, in particolare, non è ipotizzabile sia perché il ricorso introduttivo del giudizio e l'atto di appello in oggetto non sono stati proposti per l'annullamento dell'intero procedimento di gara, ma solo al fine di contestare la posizione dei singoli concorrenti collocati più in alto in graduatoria, sia perché finirebbe per negare di fatto alle predette imprese (seconda e terza classificata) il diritto ad un giudizio articolato su due gradi, in violazione dell'art. 125, comma 2, della Costituzione.

Nella specie, il Collegio ha ritenuto decisiva ai fini della corretta soluzione della problematica dell'integrità del contraddittorio la circostanza che nei confronti della seconda e terza classificata non era stata proposta alcuna domanda di annullamento della loro pretesa illegittima ammissione ovvero della altrettanto illegittima mancata esclusione. Ed invero, il ricorso (diretto a conseguire l'aggiudicazione dell'affidamento in favore della quarta classificata), pur se unitariamente proposto, si articolava in realtà di tante autonome domande quanti erano i concorrenti che precedevano la ricorrente ed ognuna di queste parti era l'unico soggetto controinteressato al quale andava necessariamente notificato il gravame. In altri termini, stante la scindibilità e l'autonomia delle domande introdotte col ricorso, che riguardavano esclusivamente e singolarmente le imprese che precedevano la ricorrente, non potrebbe ritenersi sufficiente a considerare validamente instaurato il rapporto processuale di primo grado la notifica dello stesso ad uno solo dei controinteressati (nel caso di specie l'aggiudicatario), dal momento che si trattava in definitiva di tre autonome domande cui corrispondevano tre diversi e distinti controinteressati.

Di qui l'impossibilità di disporre un'integrazione del contraddittorio, la quale presupporrebbe pur sempre che il rapporto processuale sia stato correttamente instaurato, e la declaratoria di inammissibilità del ricorso di primo grado, anche in ragione del fatto che, in ogni caso, l'eventuale accoglimento delle censure svolte dalla quarta classificata nei confronti dell'aggiudicataria non scalfirebbe la posizione delle altre due concorrenti che la precedono in graduatoria.

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