Gara suddivisa in lotti autonomi: condizioni di (in)ammissibilità del ricorso cumulativo

Ester Santoro
22 Maggio 2017

Il TAR ha chiarito che, in base al comma 11-bis dell'art. 120 c.p.a., il ricorso cumulativo avverso distinte aggiudicazioni, relative a lotti di gara autonomi, è ammesso dall'ordinamento come eccezione alla regola di ricorsi separati e distinti, solo nell'ipotesi in cui tra i provvedimenti impugnati vi sia una connessione procedimentale o funzionale tale da giustificare la trattazione congiunta delle domande di annullamento.

La pronuncia in esame si pone in linea di continuità con l'indirizzo giurisprudenziale consolidatosi prima dell'entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici, alla stregua del quale, nel caso in cui la lex specialis preveda la possibilità di aggiudicare autonomamente i singoli lotti, si è in presenza di una gara plurima, coincidente con ogni lotto di gara, per ciascuno dei quali vi è un'autonoma procedura che si conclude con una distinta aggiudicazione. Sotto il profilo processuale, in ipotesi di gara plurima, andava (e va tuttora) considerato inammissibile il ricorso avente ad oggetto distinte aggiudicazioni, in mancanza di una connessione dal punto di vista procedimentale o funzionale dei motivi di ricorso.

In applicazione del suddetto principio, il TAR ha dichiarato inammissibile la doglianza con cui una società contestava lo schema negoziale prescelto dalla stazione appaltante in due lotti di gara, ma sulla base di motivazioni differenti, in quanto, nel medesimo ricorso, la ricorrente sollevava censure avverso altro lotto di gara, per ragioni del tutto eterogenee agli altri lotti contestati.

In particolare, il Collegio ha chiarito che, ai sensi dell'art. 120, comma 11-bis, c.p.a., il ricorso cumulativo che investe più aggiudicazioni, relative a lotti autonomi, è ammissibile solo se nell'unico ricorso, pur contestando più aggiudicazioni, siano sollevate censure idonee ad inficiare segmenti procedurali comuni alle differenti fasi di scelta delle imprese affidatarie dei diversi lotti e, quindi, a caducare le relative aggiudicazioni. In questa situazione, infatti, si verifica un'identità di causa petendi ed un'articolazione del petitum (di cui va fornita una puntuale indicazione nel ricorso, ai sensi dell'art. 40 c.p.a.), che risulta giustificata dalla riferibilità delle diverse domande di annullamento alle medesime ragioni fondanti la pretesa demolitoria che, a sua volta, ne legittima la trattazione congiunta.

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