Limiti temporali al possesso dei requisiti di capacità tecnica e professionale

Roberto Fusco
29 Aprile 2016

In una gara d'appalto per l'affidamento di un servizio, non è necessario che i mezzi per lo svolgimento dello stesso siano già disponibili al momento della partecipazione alla procedura concorsuale, è invece necessario che nel corso di tale procedura si dimostri che essi saranno disponibili al momento dell'assunzione e dell'esecuzione degli impegni negoziali. Infatti, al momento in cui viene resa la dichiarazione circa la sussistenza dei requisiti, il dichiarante non deve possedere materialmente la dotazione tecnica necessaria per l'esecuzione dell'appalto, che dovrà però essere disponibile successivamente all'aggiudicazione.

La questione affrontata nella pronuncia in oggetto attiene al possesso dei requisiti di capacità tecnico professionale che devono essere comprovati in sede di gara a norma dell'art. 42 del d.lgs. n. 163 del 2006. Occorre domandarsi se tale possesso debba essere dimostrato dai concorrenti fin dal momento della loro partecipazione alla gara o se o se sia sufficiente che detta prova sia fornita subito dopo l'aggiudicazione (nel caso di specie il bando di gara prevede che «l'aggiudicatario dovrà comprovare il possesso di detti requisiti prima della stipula del contratto […]»).

Il Collegio condivide appieno quella giurisprudenza secondo la quale non è necessario che i requisiti di capacità tecnica e professionale siano già disponibili al momento della partecipazione della procedura, mentre è invece necessario dimostrare che essi saranno disponibili al momento dell'assunzione e dell'esecuzione degli impegni negoziali (in particolare CGA 21 luglio 2008, n. 670).

Sposando l'impostazione contraria si graverebbe l'impresa dell'onere di procurarsi le dotazioni funzionali ancora prima di aggiudicarsi l'appalto, con l'alea di onerose acquisizioni senza la certezza di un rientro economico (in senso conforme: TAR Valle d'Aosta, Sez. I, 10 luglio 2008, n. 64 e Cons. St., Sez. VI, 23 dicembre 2005, n. 7376).

Sul tema anche la giurisprudenza del Consiglio di Stato ha avuto modo di affermare che, seppur i requisiti di capacità tecnica devono “esistere” già al momento in cui la dichiarazione al riguardo viene resa, essi non consistono necessariamente nel possesso materiale dell'attrezzatura e dei mezzi indicati. Infatti, poiché la dichiarazione di cui trattasi deve avere ad oggetto la dotazione tecnica di cui “si disporrà” per l'esecuzione dell'appalto, ciò che è richiesto al momento della dichiarazione stessa è la ragionevole certezza che prima dell'inizio previsto per l'esecuzione dell'appalto la disponibilità materiale di tale dotazione verrà acquisita (Cons. St., Sez. VI, 23 dicembre 2005, n. 7376).

La ratio di tale impostazione, fatta propria anche dalla sentenza in commento, risiede nel principio del favor partecipationis alle procedure di gara. Si vuole consentire, cioè, ad una più ampia platea possibile di soggetti di concorrere all'aggiudicazione, senza dover costringere i concorrenti ad impegnare risorse che ben possono essere messe a disposizione dopo l'esito della gara, nell'eventualità dell'aggiudicazione.

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