Incentivi "all'esodo": sopravvenienze normative e diritto del lavoratore
20 Aprile 2016
Il diritto del lavoratore di disporre della prosecuzione del rapporto di lavoro ha carattere disponibile, giusta la facoltà del recesso ad nutum, e si sottrae - salvo che lo scioglimento consensuale del rapporto di lavoro sia inserito nell'ambito di un contesto negoziale complesso, il cui contenuto investa anche altri diritti del prestatore derivanti da disposizioni inderogabili di legge o dall'autonomia collettiva - pertanto all'ambito di applicazione dell'art. 2113 c.c. (Nella specie, il Tribunale ha rigettato l'impugnazione dell'accordo di risoluzione anticipata del rapporto di lavoro, in cambio di incentivo “all'esodo” diretto a pagare i tre anni di contributi ancora mancanti prima di accedere alla pensione, in quanto la sopravvenuta modifica normativa - che aveva aumentato da tre a cinque gli anni mancanti per poter accedere alla pensione - era intervenuta successivamente alla risoluzione del rapporto di lavoro).
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