L'operatività del principio di non colpevolezza non ha rilievo decisivo nella causa civile

La Redazione
26 Aprile 2016

Il principio di non colpevolezza fino alla condanna definitiva sancito dall'art. 27, comma 2, Cost. concerne le garanzie relative all'attuazione della pretesa punitiva dello Stato, e non può quindi applicarsi, in via analogica o estensiva, all'esercizio da parte del datore di lavoro della facoltà ...

Il principio di non colpevolezza fino alla condanna definitiva sancito dall'art. 27, comma 2, Cost. concerne le garanzie relative all'attuazione della pretesa punitiva dello Stato, e non può quindi applicarsi, in via analogica o estensiva, all'esercizio da parte del datore di lavoro della facoltà di recesso per giusta causa in ordine ad un comportamento del lavoratore che possa altresì integrare gli estremi del reato, se i fatti commessi siano di tale gravità da determinare una situazione di improseguibilità, anche provvisoria, del rapporto, senza necessità di attendere la sentenza definitiva di condanna: ne consegue che l'operatività del principio di non colpevolezza va limitata all'ambito del processo penale, mentre non esplica alcun rilievo decisivo nell'ambito del procedimento civile teso ad accertare la sussistenza della giusta causa di licenziamento.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.