Forma e proroga nel contratto a termine

29 Febbraio 2016

L'eventuale proroga del rapporto di lavoro a tempo determinato, deve essere necessariamente redatta in forma scritta?

L'eventuale proroga del rapporto di lavoro a tempo determinato, deve essere necessariamente redatta in forma scritta?

Il lavoratore a tempo determinato gode di una specifica tutela ai sensi degli art. 21 e 22 del D.Lgs. 81/2015. Nell'ipotesi in cui la proroga violi i limiti temporali disposti dal legislatore, si verifica, infatti, la trasformazione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. Inoltre, laddove il rapporto continui oltre la scadenza del termine prefissato, il lavoratore avrà diritto ad una maggiorazione della retribuzione nonché, trascorso uno specifico arco di tempo, alla trasformazione del contratto sopra citata. Ciò comporta che il difetto della forma scritta per la proroga non ne determina né l'illegittimità né lede il lavoratore, in quanto tutelato. L'onere della forma, ex art. 19 D.Lgs. 81/2015, sussiste solo per la stipulazione del contratto iniziale, non per le proroghe successive, fatta salva la rilevanza del documento ai fini probatori. (Confronta recente sentenza della Corte di Cassazione n. 1058/2016).

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