Legittimo l’annullamento degli atti di gara motivato dalla necessità di dar corso ad un effettivo confronto concorrenziale “suggerito” dall’ANAC

Leonardo Droghini
05 Ottobre 2017

È legittimo il provvedimento con il quale la p.A. appaltante ha annullato in autotutela il bando per l'affidamento di un appalto di lavori, e le operazioni di gara in corso, che sia motivato con riferimento ad un parere in tal senso espresso dall'ANAC, recepito dalla stazione appaltante, in ragione della erronea previsione, nella lex specialis, delle categorie in cui iscrivere le opere da svolgere e al conseguente difetto di un effettivo confronto concorrenziale tra i partecipanti.

La sentenza afferma che la necessità di dar corso ad un effettivo confronto concorrenziale tra i soggetti partecipanti ad una selezione pubblica, legittima di per sé l'annullamento di una gara già svolta: e in tal senso si conviene che l'erronea previsione delle categorie in cui iscrivere le opere da svolgere è in grado di alterare il gioco concorrenziale tra i partecipanti, sì che il profilo dell'interesse pubblico è sussistente in sé.

La vicenda. Nella fattispecie, un'impresa adiva l'ANAC ai sensi dell'art. 211 d.lgs. 50 del 2016, ritenendo che nel bando fosse stata individuata una categoria di qualificazione preminente inadeguata per lo specifico affidamento. L'ANAC condivideva l'assunto dell'istante e nel parere suggeriva di riconfigurare l'intera procedura di gara, pena la ineffettività del confronto concorrenziale tra i soggetti partecipanti.

Il Comune, ritenuta condivisibile l'indicazione dall'ANAC, annullava il bando e la aggiudicazione provvisoria motivando l'interesse pubblico nella necessità di dar corso ad un effettivo confronto concorrenziale. Il TAR ritiene che la motivazione sia idonea a giustificare le ragioni di interesse pubblico sottese all'annullamento; infatti - come statuito dal Consiglio di Stato, n. 3973 del 2017, in una recente pronuncia - la necessità garantire un effettivo confronto concorrenziale tra i soggetti partecipanti ad una procedura di affidamento, legittima di per sé l'annullamento di una gara già svolta.

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