In G.U. il D.M. recante i CAM per l’affidamento dei servizi di progettazione e lavori di nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione edifici pubblici

10 Novembre 2017

Nella Gazzetta Ufficiale del 6 novembre 2017 è stato pubblicato il Decreto adottato l'11 ottobre 2017 dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, recante i Criteri ambientali minimi (CAM) per l'affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici.

Il suddetto Decreto è stato adottato ai sensi dell'art. 34, comma 1, del nuovo Codice dei contratti, (il quale dispone che le stazioni appaltanti contribuiscono al conseguimento degli obiettivi ambientali previsti dal Piano d'azione per la sostenibilità ambientale tramite l'inserimento nella documentazione progettuale e di gara, «almeno delle specifiche tecniche e le clausole contrattuali definite» con il suddetto decreto del MAATM) e tenendo conto delle modifiche apportate dall'art. 23 del decreto “correttivo” al secondo comma del suddetto art. 34 (su cui si v. per un approfondimento R. Leonardi, Novità in tema di criteri ambientali minimi (CAM), in il correttivo al Codice dei contratti pubblici, a cura di M.A. Sandulli, M. Lipari, F. Cardarelli, Giuffrè, 2017 , 107 ss.) laddove per le categorie d'appalto riferite agli interventi di ristrutturazione, inclusi quelli comportanti demolizione e ricostruzione, ha prescritto al suddetto Ministero di indicare «criteri per rendere più flessibile l'obbligo di applicazione dei criteri ambientali minimi, in relazione alla tipologia e alla localizzazione dell'intervento da realizzare» e degli artt. 71 e 95 comma 3, del nuovo Codice. Ai sensi dello stesso comma 2 dell'art. 34 i “CAM” devono infatti essere tenuti in considerazione dalla S.A. anche ai fini della stesura dei documenti di gara per l'applicazione del criterio dell'OEPV.

L'adozione dei suddetti criteri - si afferma nel Decreto - «contribuirà in modo sostanziale al raggiungimento dell'obiettivo nazionale di risparmio energetico di cui all'art. 3 del decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102 ed anche al conseguimento degli obiettivi nazionali previsti dal Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione» - revisione 2013, coerentemente con le indicazioni Comunicazione COM (2011)571 «Tabella di marcia verso l'Europa efficiente nell'impiego delle risorse» e in funzione dell'obiettivo di promuovere modelli di produzione e consumo sostenibili e modelli di «economia circolare” secondo quanto previsto dalla Comunicazione sull'economia circolare».

Il Decreto pur precisando che «tali criteri corrispondono ove possibile a caratteristiche e prestazioni ambientali superiori a quelle previste dalle leggi nazionali e regionali vigenti» non esclude che «esistano Leggi regionali che prescrivono prestazioni ancor meno impattanti di quelle definite dai CAM; in tal caso evidentemente tali leggi prevalgono sui corrispondenti criteri definiti in questo documento».

Il Ministero avverte inoltre che i “CAM” previsti dal Decreto saranno oggetto di aggiornamento periodico «per tener conto dell'evoluzione della normativa, della tecnologia e dell'esperienza. Nel sito del Ministero dell'ambiente della tutela del territorio e del mare potranno essere pubblicate, qualora ritenuto necessario, note su specifici aspetti tecnici, metodologici o normativi» sicché le S.A. dovranno fare riferimento all'ultimo aggiornamento vigente al momento dell'indizione della gara.

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