Il limite di pagine per l’offerta tecnica prescritto dalla lex specialis è legittimo

Il caso. La controversia all'attenzione del TAR concerne un appalto pubblico per l'affidamento del servizio di somministrazione di lavoro, con durata pari a ventiquattro mesi e sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.

Nella specie, la società ricorrente contesta, tra l'altro, il bando di gara nella parte in cui limita il numero di pagine dell'offerta tecnica – a sole quattro pagine complessive – e non fornisce criteri dettagliati di valutazione della stessa.

Il Collegio chiarisce che la lex specialis non prescrive il numero massimo di pagine a pena di esclusione dalla gara, ma si limita a stabilire che le pagine eccedenti il limite previsto non possono essere oggetto di valutazione da parte stazione appaltante.

Il prescritto limite – una pagina per ogni sub-criterio di valutazione – non appare essere irragionevole. La stessa società aggiudicataria, contrariamente alla società ricorrente, è ben riuscita, nello spazio a disposizione, a dare un'analitica e puntuale descrizione della propria offerta tecnica per ciascun parametro valutativo.

Il Tar, inoltre, ritiene che i contestati criteri di valutazione sono immuni dal vizio di genericità e/o indeterminatezza. La comparazione delle offerte, infatti, si è bassata su un'articolata griglia di valutazione i cui contenuto trovano adeguata specificazione nel capitolato speciale.

In conclusione. Il contenimento del numero della pagine è idoneo a contemperare le esigenze di celerità connesse allo svolgimento della gara con quelle di presentazione di un'offerta esauriente nel contenuto.