In ambito sanitario, i sistemi di acquisizione centralizzati regionali prevalgono su quelli nazionali
13 Dicembre 2017
Il caso. La ricorrente ha impugnato, in primo grado, l'aggiudicazione di una gara indetta da una centrale di committenza regionale, avente ad oggetto la stipula di una convenzione quadro triennale per l'affidamento del multiservizio manutentivo, deducendo di essere rimasta aggiudicataria di una convenzione Consip avente oggetto analogo, e per tale ragione contestando la legittimità dell'indizione della procedura regionale.
La soluzione del Consiglio di Stato. Il Consiglio di Stato ha confermato l'inammissibilità del ricorso, in quanto proposto tardivamente avverso l'aggiudicazione, laddove l'interesse concreto all'impugnazione era già sorto al momento dell'indizione della procedura di gara. In ogni caso, il Consiglio di Stato ha confermato anche l'infondatezza, nel merito, del ricorso, cogliendo l'occasione per fare chiarezza sul complesso intreccio normativo che delimita i rapporti tra centrali acquisto nazionali (i.e. Consip S.p.A.) e regionali, nell'ipotesi in cui i beneficiari delle convenzioni siano gli Enti del Servizio sanitario pubblico, osservando che:
Entrambe le disposizioni, sia pure con una formulazione non chiarissima, contribuiscono a delineare un complessivo quadro normativo in base al quale:
Pertanto, in presenza di un quadro normativo che riconosce sicura prevalenza ai sistemi di acquisizioni al livello regionale, l'intervento sostitutivo di Consip risultava giustificato soltanto nelle more dell'inadempimento da parte della centrale di acquisti regionale. Tuttavia, l'attivazione di tale meccanismo sostitutivo non risulta idonea a precludere alla centrale di acquisti regionale di avviare una propria gara, così ripristinando l'ordine fisiologico delineato dal legislatore. Infatti, il dispositivo fissato dalla l. n. 296 del 2006 e poi dalla l. n. 208 del 2015 mira a sollecitare l'intervento ‘fisiologico' delle centrali di acquisto regionali e non a privarle stabilmente della potestà di attivarsi, sia pure tardivamente.
|