È nulla la notifica effettuata ad un indirizzo p.e.c. non risultate dal Reginde
18 Dicembre 2017
Con sentenza in oggetto in TAR Lazio torna ad occuparsi della “scivolosa” disciplina in materia di notificazioni a mezzo p.e.c. e, più precisamente, delle conseguenze che scaturiscono dalla notifica dell'atto introduttivo del giudizio ad un indirizzo p.e.c. dell'Amministrazione resistente diverso da quello risultante dal Registro Generale degli Indirizzi Elettronici tenuto dal Ministero della Giustizia (c.d. ReGinde). In accoglimento dell'eccezione formulata dal controinteressato e ponendosi nel solco della rigorosa giurisprudenza sin qui formatasi in materia (si veda su tutte TAR Sicilia, Catania, sez. II, 4 dicembre 2017, n. 2806), il TAR Lazio ha in particolare ritenuto che l'errore commesso dal ricorrente sia tale da rendere in radice inammissibile l'impugnazione proposta. Infatti, come si legge nella sentenza in parola, in siffatte evenienze «non è possibile far luogo alla rimessione in termini ai sensi dell'art. 37 c.p.a.». E ciò:
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